Saturday, 21 August 2010

Due zone, un muro, una città: nel cuore del mar Mediterraneo l'altra Berlino

Dal 1974 esistono due Nicosia, capitale "doppia" di un paese - Cipro - diviso e conteso. A metà strada tra Europa, Africa e Medio Oriente.

di Emiliano Biaggio
Una città divisa in due, con due amministrazioni diverse: una di qua del filo spinato, del muro e dei soldati; l'altra al di là. Benvenuti nella Berlino del Mediterraneo, metropoli smembrata di un paese conteso. Non si parla in tedesco, ma in greco o in turco, a seconda di dove ci si trovi. Il posto è lo stesso, la città anche. Stesso nome, diversi "padroni": questa è Nicosia, capitale unica di due stati diversi sulla medesima isola. A sinistra- guardando la mappa- la repubblica di Cipro, indipendente e sovrana, dal 2004 nell'Unione europea; a destra- sempre guardando la mappa- la Repubblica turca di Cipro Nord (TRNC), autoproclamatisi dopo l'intervento militare turco del 1974. Al centro Nicosia, "capital city" di entrambi gli Stati. Se Berlino aveva una zona est e una zona ovest, Nicosia è suddivisa in una zona sud - amministrata dalla Repubblica di Cipro (greco-cipriota) - e da una zona nord sotto la Repubblica turca di Cipro nord. Il confine è una linea di demarcazione chiamata "Green Line", fili spinati, guarnigioni militari e alcuni tratti di vero e proprio muro. E tra le due zone cittadine c'è quel "limbo" rappresentato dall'area pattugliata dalla missione UNFICYP delle Nazioni Unite (United Nations Peacekeeping Force in Cyprus) per evitare che si alzi la tensione tra due fazioni che da sempre si sfidano e si fronteggiano. Una vera e propria terra di nessuno sotto egida Onu. un paradosso, per una paese che vorrebbero tutti. Almeno quelli che se lo contendono.
Posta nel cuore del Mediterraneo, Cipro è punto di raccordo tra Europa, Africa e Medio Oriente. Un'isola che prima di ogni altra cosa offre una posizione strategica. Non a caso da sempre Cipro è stata fonte di interesse e terra di conquista: nel 1191 la fece sua Riccardo I d'Inghilterra, che la donò ai templari; questi la diedero al crociato francese Guido di Lusignano, che fonda il regno di Cipro. Conquistata da Venezia nel 1489, nel 1573 Cipro finì in mano agli ottomani, che ne fecere una provincia dell'impero. Ceduta in affitto per 99 anni nel 1878 ai britannici, Cipro viene annessa al Regno Unito alla fine della prima guerra mondiale. Indipendente nel 1960, l'isola arriva sull'orlo della guerra civile a seguito dei contrasti interni tra le due principali comunità: greca - maggioritaria - e turca - minoritaria. Il problema di fondo era uno, ed era politico: Makarios III, arcivescovo della chiesa ortodossa autocefala di Cipro e primo presidente dell'indipendente Repubblica di Cipro (1960-1977) era convinto fautore dell'enosis, l'annessione dell'isola alla Grecia. Nella minoranza turco-cipriota si fece allora strada l'idea della partizione fisica tra le due comunità (taksim), un piano che trova estimatori anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Ma nel nel 1973 Dimitrios Ioannides assunse la guida della guida militare: con lui si compì l'enosis si compie. Il 15 luglio 1974 Un colpo di stato rovesciò Makarios e i militari presero il controllo. Cinque giorni dopo la Turchia, dopo consultazioni con l'Inghilterra, intervenne militarmente in soccorso della comunità Turco-Cipriota. E oggi la situazione è cristallizzata a quella che si venne a determinare 35 anni fa.
Qualcosa, però, è cambiato: non potendo averla per sè, la Grecia ha dato l'ok ad un Cipro indipendente, che adesso è membro Ue. Ma la Repubblica di Cipro sfoggia in bella mostra la propria idea nazionale: una sola isola, un solo governo. SUllo sfondo bianco della bandiera repubblicana campeggia infatti la figura dell'intera isola, compresa la parte nord della TRNC. Ma una Cipro unita per il momento è solo un messaggio lanciato alla turchia, la sola a riconoscere la TRNC. Nel 2004 i ciproti si sono dovuti esprimere, attraverso referendum separato, sulla riunificazione dell'isola: il 75% dei votanti ha detto "no". La motivazione da parte del lato greco-cipriota è stata quella di un possibile trasferimento di ricchezza e di risorse dal lato greco a quello turco (storicamente più povero) anche da parte dell'Unione europea. Insomma: nessuna concessione ai turchi. Per la Turchia, invece, la TRNC è oggi un problema: per quanto "de facto" la situazione sia quella di due Cipro, la questione ciprota è un ostacolo per l'ingresso in Ue. Per quanto sia uno stato indipendente e non parte della Turchia, la TRNC ha nel governo di Ankare l'unico alleato sullo scacchiere internazionale: perderlo significherebbe isolamento. Ankara, invece, non vuole rinunciare a quello strategico avamposto nel cuore del Mediterraneo. E infatti non lo molla, neanche per un posto in Unione europea. Cipro resta ferma quindi alla situazione venutasi a determinare nel 1974, e Nicosia è ancora oggi l'ultima città europea divisa per le conseguenze di una guerra. La Berlino del Mediterraneo.

No comments:

Post a Comment