Friday, 19 November 2010

L'ultimo affondo alla stampa di Berlusconi: abolire l'ordine dei giornalisti

Come solo un tiranno sa fare il nuovo duce annuncia, tramite i suoi fedelissimi, l'ennesima misura che vogliono gli italiani

di Emiliano Biaggio

«Il gruppo Pdl alla Camera dei Deputati ha messo in piedi un gruppo di studio per produrre e redigere una legge che segni l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti». L'annuncio arriva da Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, fedelissimo di un Berlusconi poco avvezzo a regole, processi, magistratura, libertà di opinione e di stampa. In nome di queste pulsioni liberticide, non contento del ddl sulle intercettazione che favorisce i malaffari e imbavaglia l'informazione, adesso va a colpire la categoria da lui tanto odiata: i giornalisti. Perchè? C'è stata «la goccia che ha fatto traboccare il vaso», spiega Cicchitto, e cioè la sospensione per tre mesi decretata dall'Ordine nei confronti di Vittorio Feltri, direttore editoriale del Giornale, in seguito alla vicenda Boffo. E'bene ricordare che l'anno scorso Feltri, all'epoca direttore del quotidiano della famiglia Berlusconi, pubblicò un documento ritenuto compromettente - poi rivelatosi falso - sul direttore di Avvenire Dino Boffo, che diede le dimissioni sulla scia dello scandalo. Tutto questo avvenne, casualmente, in un periodo in cui il quotidiano dei vescovi, sotto la direzione di Boffo, stava conducendo una campagna critica nei confronti del premier, che - anche qui va ricordato - a colpi di dossieraggi e false accuse ha attaccato le voci critiche di Gianfranco Fini ed Emma Marcegaglia.

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