Conservatori e socialdemocratici insieme per il nuovo governo. Socrates lascia il partito socialista.
di Emiliano Biaggio
Vittoria della destra in Portogallo, dove il Psd (partito socialdemocratico, solo nella repubblica lusitana di destra) di Pedro Passos Coelho si afferma alla politiche con il 39% dei voti. Il partito socialista - alla guida del governo uscente - si ferma al 28% dei consensi, affermandosi come secondo partito del paese. Ai conservatori del Cds-Pp (il Centro Democratico Sociale -Partito Popolare) va l'11,7% delle preferenze, permettendo una coalizione di destra e la formazione - a breve - di un nuovo esecutivo. Insieme Psd e Cds-Pp mettono infatti insieme 129 seggi in Parlamento su un totale di 230 (105 per i socialdemocratici e 24 dei popolari). Solo 73 deputati - ben 21 in meno rispetto alle ultime politiche - per il partito socialista di Jose Socrates, dimessosi anche da guida del partito dopo la batosta subita. La sconfitta era prevedibile: il governo uscente paga la crisi economica e il crack finanziario che hanno colpito il paese, che conta due milioni di persone sotto la soglia della povertà. Coelho, al termine dello scrutinio e a vittoria conseguita, ha promesso che lavorerà per onorare gli aiuti economici ricevuti dal Portogallo e recuperare la fiducia dei mercati. E soprattutto tra i portoghesi, mai così lontani dai partiti e dalle istituzioni: l'astensionismo ha toccato quota 40%, giocando un ruolo fondamentale nell'esito elettorale. Intanto, la destra avanza sempre più in Europa.
No comments:
Post a Comment