Dal presidente della Bce piena apertura all'idea di Barroso. «Si può creare, ma è compito dei politici compiere questi passo».
Mario Draghi, presidente della Bce |
«Si può creare un'unione bancaria» europea. Via libera di Mario Draghi al progetto di integrazione degli istituti di credito in Europa. Il presidente della Bce, parlando in veste di presidente del Comitato europeo per il rischio sistemico (Cers) in commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo, rilancia l'idea avanzata anche dal presidente della Commissioen europea, Josè Manuel Barroso. L'unione bancaria, spiega Draghi, «si fonderebbe su tre pilastri fondamentali: un sistema di garanzia europea dei depositi, un fondo europeo di risoluzione e una più forte centralizzazione della vigilanza bancaria». Il fondo di risoluzione, continua, «dovrebbe finanziare le banche più importanti e quelle banche che vengono finanziate dovranno essere aiutate in ogni parte». Questa unione bancaria, continua il numero uno della Banca centrale europea, non può essere frutto del lavoro nè del Cers nè della Bce. «Il prossimo passo è per i nostri leader politici».
Draghi sprona la classe politica europea a prendere decisioni, e a prenderle subito. «Siamo a un bivio», afferma. Le sfide che l'Europa ha davanti impongono di «avere una visione» d'insieme e di «dare chiarezza». Ma è un compito che non appartiene alla Banca centrale europea. «La Bce - ricorda Draghi - non può colmare le lacune sulla governance economica e monetaria», così come «non può colmare le lacune dei governi, perchè non è nel mandato della Bce». Quindi «il prossimo passo lo devono compiere i nostri leader» politici.
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