Riflessioni di un giorno piovoso
Piove. Ti dici che è normale, in gennaio. Provi a convincerti che non c'è nulla di strano, semmai di strano è che da quelle che una volta erano le tue parti ci sia stato il sole, nonostante la stagione. Piove. Ti dici che è normale dato che è il Belgio, un paese dove la pioggia è caratteristica forse anche più del cioccolato, delle patate fritte e delle birre. Cerchi di tirarti su con la vita, di farti coraggio, ma guardi quel paesaggio bagnato e lucido di pioggia contornato di profondo grigio scuro e senti che non ce la fai. E' normale, ti dici. Il tempo influisce sull'animo. Ancor più se l'animo è già provato da logoramenti e tormenti interiori. Un bimbo ride e tu ridi con lui senza sapere perchè, o forse invece lo sai e anche piuttosto bene. Ma è un attimo, e il riso è già un ricordo del passato, quasi un gesto inafferrato. Piove. E' incredibile quanto possa intristire un acquazione. Quanta malinconia cade giù insieme a quella pioggia? Te lo chiedi e non rispondi, lasciando in sospeso questa intima riflessione e non perchè non abbia idea della risposta ma perchè, al contrario, la conclusione la conosci già e non ti piace. Piove. E quando pensi di essere caduto per terra anche tu come quelle gocce, ecco che qualcosa cambia. Una risposta che non ti aspettavi ti viene suggerita da chissà chi, e ti trovi a chiederti perchè quella consapevolezza non l'avessi trovata prima. Piove, è vero. Ma quella pioggia l'hai già attraversata mille volte. Quasi sempre ti è scivolata via, qualche volta ti ha inzuppato, ma non ti ha mai scalfito. Non sei mai annegato, neppure quando non avevi ombrelli e le tue scarpette di tela tutto potevano fuorchè fornirti aiuti o protezione. Piove. Ti dici che non ti piace, ma capisci che non puoi evitarlo. Piove. Che ti piaccia o no, questo è il mondo. Non è il tuo mondo ti dici, e anche con qualche ragione. Ma non tutto dipende da te, a partire da questa pioggia. Piove. E' normale, non smetterà mai di farlo. Tu puoi solo continuare a passarci in mezzo. E anche se può sembrarlo, non è cosa di poco conto.
Piove. Ti dici che è normale, in gennaio. Provi a convincerti che non c'è nulla di strano, semmai di strano è che da quelle che una volta erano le tue parti ci sia stato il sole, nonostante la stagione. Piove. Ti dici che è normale dato che è il Belgio, un paese dove la pioggia è caratteristica forse anche più del cioccolato, delle patate fritte e delle birre. Cerchi di tirarti su con la vita, di farti coraggio, ma guardi quel paesaggio bagnato e lucido di pioggia contornato di profondo grigio scuro e senti che non ce la fai. E' normale, ti dici. Il tempo influisce sull'animo. Ancor più se l'animo è già provato da logoramenti e tormenti interiori. Un bimbo ride e tu ridi con lui senza sapere perchè, o forse invece lo sai e anche piuttosto bene. Ma è un attimo, e il riso è già un ricordo del passato, quasi un gesto inafferrato. Piove. E' incredibile quanto possa intristire un acquazione. Quanta malinconia cade giù insieme a quella pioggia? Te lo chiedi e non rispondi, lasciando in sospeso questa intima riflessione e non perchè non abbia idea della risposta ma perchè, al contrario, la conclusione la conosci già e non ti piace. Piove. E quando pensi di essere caduto per terra anche tu come quelle gocce, ecco che qualcosa cambia. Una risposta che non ti aspettavi ti viene suggerita da chissà chi, e ti trovi a chiederti perchè quella consapevolezza non l'avessi trovata prima. Piove, è vero. Ma quella pioggia l'hai già attraversata mille volte. Quasi sempre ti è scivolata via, qualche volta ti ha inzuppato, ma non ti ha mai scalfito. Non sei mai annegato, neppure quando non avevi ombrelli e le tue scarpette di tela tutto potevano fuorchè fornirti aiuti o protezione. Piove. Ti dici che non ti piace, ma capisci che non puoi evitarlo. Piove. Che ti piaccia o no, questo è il mondo. Non è il tuo mondo ti dici, e anche con qualche ragione. Ma non tutto dipende da te, a partire da questa pioggia. Piove. E' normale, non smetterà mai di farlo. Tu puoi solo continuare a passarci in mezzo. E anche se può sembrarlo, non è cosa di poco conto.
No comments:
Post a Comment