Tuesday, 2 April 2013

bLOGBOOK

Non sempre le cose sono come le ricordi. Ti aspetti sole a Roma e invece trovi pioggia; ti aspetti pioggia a Bruxelles e invece trovi sole e cielo limpido; ti aspetti gioia e allegria nel tuo mondo di un tempo e invece trovi situazioni tanto sorprendenti quanto spiacevoli; ti aspetti la solita monotonia nel tuo mondo di adesso e invece scopri cambiamenti tanto stupefacenti quanto piacevoli; ti aspetti i sedili scomodi del solito aereo low-cost, ma non ti aspetti che siano così scomodi; ti aspetti che i biglietti del treno per destinazioni internazionali siano cari, ma non così cari. Non sempre le cose sono come le ricordi, e in quei momenti ti chiedi dove hai vissuto fino a quel momento, inizi a domandarti se non sia stato solo un sogno, se non ti sia immaginato tutto. Ma ricordi tutto così chiaramente, che quelle novità lasciano spaesato e confuso. Ricordi di essere sempre stato contrario a parlare una lingua mai piaciuta, ma quando torni di accorgi che la stai parlando, nonostante tutto. E allora non puoi fare a meno di chiederti da dove provenga tutta quella fiducia che prima non c'era, e che te mai avresti pensato di poterti dare.
Non sempre le cose sono come le ricordi. Ti aspetti di dover lavorare per i tuoi datori di lavoro, e invece lavori per chi il lavoro ufficialmente non te lo dà; ti aspetti di avvisare i colleghi di essere tornato, e invece rimetti tutto al silenzio; ti aspetti di aver paura per una condotta fuori dall'ordinario, e invece improvvisamente scopri che non te ne interessa più nulla; ti aspetti di non poter sopportare di essere tra così tanta gente, e invece - anche se a fatica - ti ci ritrovi. Non sempre le cose sono come le ricordi. E improvvisamente di viene alla mente una persona lontana che ti dice "è la vecchite...". E allora realizzi che ridi, quando ti aspettavi di non riuscire a farlo. Proprio come questa città, dove per una volta ad accoglierti c'è quella primavera che credevi irrimediabilmente perduta...

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