Bruxelles, 24 maggio 2013
Sessant'anni e non sentirli. Gianna Nannini sale sul palco con la grinta e la carica di sempre e offre un concerto davvero unico. L'artista senese ha ancora energia da vendere, e si vede. All'inizio impiega un po' a scaldare le corde vocali, ma poi si scatena il pubblico va in delirio. "Alla prossima tournè vi porto tutti con me", dirà a un certo punto. Due ore di musica, per una scaletta che offre anche diversi medley dei brani che hanno resto Gianna Nannini celebre. "I maschi", "fotoromanza", "America", "Latin lover": il pubblico apprezza e l'accompagna nella notte che la vedrà lasciare il palco con gli occhi lucidi. Offre anche brevi strofe di "Notti magiche", sigla di un mondiale di calcio sfortunato e colonna sonora di un'epoca. E poi "Bruxelles", omaggio alla sua tappa belga del tour internazionale, dove inserisce la chanson "Le déserteur" di Boris Vian, per cortesia linguistica verso il paese che l'accoglie e per ribadire le cause che sempre ha sposato nel corso della sua vita.
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