Dura risposta del portavoce di Catherine Ashton all'ultimo progetto di costruzione di insediamenti nei territori palestinesi. «Minano la pace».
di Emiliano Biaggio
«L'Unione europea ha dichiarato più volte che gli insediamenti sono illegali perchè contrari al diritto internazionali e che costituiscono un ostacolo alla pace». L'Ue condanna Israele e la sua politica di costruire nei territori palestinesi. A esprimersi contro la Stato ebraico è Micheal Mann, portavoce dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue, Catherine Ashton. L'Ue censura dunque gli ultimi avvenimenti in Medio oriente, dove l'amministrazione militare israeliana ha depositato un progetto per la costruzione di 296 appartamenti nell'insediamento di Bei El, vicino a Ramallah, in Cisgiordania. L'annuncio del progetto, hanno spiegato i media locali, è il primo passo amministrativo per la successiva realizzazione degli appartamenti. Una realizzazione che a quanto pare si farà: sembra infatti che il ministro della Difesa, Moshe Yaalon, abbia già controfirmato l'approvazione del progetto due settimane fa. «L'Alto rappresentante - fa sapere Mann - è molto preoccupata per le notizie dell'approvazione di questo progetto per la costruzione degli insediamenti a Beir El». La preoccupazione avvertita a Bruxelles è legata alle conseguenze che potrebbero avere le decisioni assunte dallo Stato ebraico. Gli ultimi sviluppi «hanno fatto salire la tensione e rischiano di minare gli sforzi per rilanciare i negoziati di pace», aggiunge il portavoce di Lady Ashton. I palestinesi sono invece più diretti: questa decisione, denuncia il negoziatore palestinese Saeb Ekerat, « è una prova che il governo israeliano vuole sabotare e rovinare gli sforzi dell'amministrazione degli Stati Uniti per rilanciare il processo di pace».
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