Si garantisce aiuto ma a strette condizioni. L'ultimo capitolo della tragedia greca.
di Emiliano Biaggio
La Grecia riceve gli aiuti economici di cui ha bisogno, ma solo a rate e per di più a condizione che faccia quello che è ritenuto necessario per la concessione dei prestiti. La vicenda greca mette in mostra la classica delle situazioni, quella del creditore che impone le condizioni al debitore. Al termine dell'ultima riunione dei ministri dell'Economia e delle Finanze dei paesi della zona Euro, il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem ha annunciato che la Grecia riceverà a luglio 2,5 miliardi di euro – due dei quali dalle banche centrali dei paesi dell'Eurozona e mezzo miliardi dal Fondo monetario internazionale – a patto però che il paese ellenico «metta in opera le azioni programmate entro il 19 luglio». E se Atene compirà le riforme fiscali e della pubblica amministrazione, e se procederà alla privatizzazione del mercato dei beni e servizi, a ottobre riceverà altro mezzo miliardo dal fondo monetario internazionale. Se farà la brava, insomma, sarà aiutata. Se con Cipro si è assistito a un goffo quanto sciagurato tentativo di trovare una soluzione che poi si è rivelata peggiore del problema, guardando il caso greco si ha invece l'impressione che ci siano potenze vincitrici che impongono condizioni allo sconfitto. Garantire aiuti così vuol dire umiliare un paese, con tutto quello che può derivarne. Alimentare il sospetto, sempre crescente, che si stia imponendo un prezzo troppo alto e un costo troppo salato non giova all'Europa. Il sentimento anti-europeista è in crescita ovunque, e in Grecia l'Ue ormai è vista come un nemico, un insieme di persone che stanno affamando un paese già messo a dura prova dalla crisi senza fine. Considerando che il prossimo anno si vota per il rinnovo del Parlamento europeo davvero non giova. Le potenze vincitrici, soprattutto in Europa, dovrebbero ricordare che condizioni troppo umilianti per gli sconfitti possono innescare dinamiche esplosive. C'è almeno un precedente storico di pericolosa entità, sarebbe bene tenerlo a mente.
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