Wednesday, 16 October 2013

Immigrati, Italia avvia controlli in mare

Parte l'operazione "Mare Nostrum" per l'individuazione e il soccorso dei migranti. E' il primo tassello di una maxi-operazione europea che vede partecipare Frontex, Europol e Commissione Ue.
Le rotte migratorie verso l'Italia (clicca per ingrandire)
di Emiliano Biaggio

Partita l’operazione “Mare Nostrum” per il soccorso dei migranti in mare nel Mediterraneo. L'operazione, ha spiegato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, rientra nella strategia per arginare il fenomeno delle stragi di migranti in mare dopo il naufragio al largo delle coste di Lampedusa costata la vita a oltre duecento persone. “Mare Nostrum”, ha precisato Alfano, si articola su tre livelli: un livello di cooperazione internazionale e di polizia, un livello di controllo delle frontiera («che è una frontiera europea e non solo italiana»), e un terzo livello di accoglienza con il dispositivo nazionale che riguarda direttamente il nostro paese. E' l'avvio della maxi-operazione concordata a livello comunitario nei giorni scorsi. Il consiglio Affari interni, in una discussione d'emergenza del tema immigrazione – inserito in un'agenda che non prevedeva tale punto all'ordine del giorno – ha raggiunto un accordo per un rafforzamento della capacità di Frontex, l'agenzia per il coordinamento della politiche di controllo delle frontiere esterne, all'interno di una cabina di regia più ampia (o task-force) costituita da Italia, Commissione europea e agenzie interessate (la stessa Frontex, Europol e il Servizio esterno dell'Ue). L'agenzia Frontex dovrà predisporre il proprio piano d'azione per portarlo all'attenzione degli Stati membri dell'Ue. Il Servizio europeo per l'azione esterna, il “ministero degli Esteri' dell'Ue”, agirà in via parallela attraverso le iniziative di politiche di vicinato con i paesi terzi da cui partono le imbarcazioni con i migranti. L'obiettivo à instaurare una cooperazione per creare le condizioni affinche' tali imbarcazioni non partano. L'Europol, l'agenzia anti-crimine dell'Unione europea, dovrà lottare per sradicare il traffico di esseri umani.
Intanto l'Italia si muove e avvia “Mare Nostrum”. Per condurre le operazioni sono stati mobilitati un'unità anfibia (nave San Marco), quattro unità navali (due fregate e due pattugliatori), due elicotteri EH101 della marina militare, un aereo P180 dotato di visori notturni e sistemi radar di superficie, un'unità navale di moto-trasporto costiero. Per la missione, ha assicurato il ministro della Difesa, Mario Mauro, «non ci sarà alcun finanziamento “ad hoc”. I circa 1,5 milioni di euro stimati per coprire l’intervento aero-navale sarà recuperato nei bilanci dei rispettivi ministeri che servono anche per coprire questi casi».

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