Le rotte migratorie verso l'Italia (clicca per ingrandire) |
Partita l’operazione “Mare Nostrum”
per il soccorso dei migranti in mare nel Mediterraneo. L'operazione,
ha spiegato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, rientra
nella strategia per arginare il fenomeno delle stragi di migranti in
mare dopo il naufragio al largo delle coste di Lampedusa costata la
vita a oltre duecento persone. “Mare Nostrum”, ha precisato
Alfano, si articola su tre livelli: un livello di cooperazione
internazionale e di polizia, un livello di controllo delle frontiera
(«che è una frontiera europea e non solo italiana»), e un terzo
livello di accoglienza con il dispositivo nazionale che riguarda
direttamente il nostro paese. E' l'avvio della maxi-operazione
concordata a livello comunitario nei giorni scorsi. Il consiglio
Affari interni, in una discussione d'emergenza del tema immigrazione
– inserito in un'agenda che non prevedeva tale punto all'ordine del
giorno – ha raggiunto un accordo per un rafforzamento della
capacità di Frontex, l'agenzia per il coordinamento della politiche
di controllo delle frontiere esterne, all'interno di una cabina di
regia più ampia (o task-force) costituita da Italia, Commissione
europea e agenzie interessate (la stessa Frontex, Europol e il
Servizio esterno dell'Ue). L'agenzia Frontex dovrà predisporre il
proprio piano d'azione per portarlo all'attenzione degli Stati membri
dell'Ue. Il Servizio europeo per l'azione esterna, il “ministero
degli Esteri' dell'Ue”, agirà in via parallela attraverso le
iniziative di politiche di vicinato con i paesi terzi da cui partono
le imbarcazioni con i migranti. L'obiettivo à instaurare una
cooperazione per creare le condizioni affinche' tali imbarcazioni non
partano. L'Europol, l'agenzia anti-crimine dell'Unione europea, dovrà
lottare per sradicare il traffico di esseri umani.
Intanto l'Italia si muove e avvia
“Mare Nostrum”. Per condurre le operazioni sono stati mobilitati
un'unità anfibia (nave San Marco), quattro unità navali (due
fregate e due pattugliatori), due elicotteri EH101 della marina
militare, un aereo P180 dotato di visori notturni e sistemi radar di
superficie, un'unità navale di moto-trasporto costiero. Per la
missione, ha assicurato il ministro della Difesa, Mario Mauro, «non
ci sarà alcun finanziamento “ad hoc”. I circa 1,5 milioni di
euro stimati per coprire l’intervento aero-navale sarà recuperato
nei bilanci dei rispettivi ministeri che servono anche per coprire
questi casi».
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