Wednesday, 11 December 2013

In Parlamento Ue passa la linea anti-abortista

Approvato un testo Ppe-Ecr che chiedeva il ritiro di un provvedimento a sostegno dell'interruzione della gravidanza

Aborto e polemica. "E' peccato mortale". "E' una mia decisione".
di Emiliano Biaggio

L'Unione europea non difende l'aborto: la questione è di competenza nazionale, e dunque spetta ai singoli stati decidere se e come riconoscerlo. Lo ha stabilito l'Aula del Parlamento europeo, che ha approvato un testo presentato dai gruppi Ppe (conservatori) ed Ecr (conservatori britannici), in cui si chiedeva il ritiro della proposta di risoluzione Estrela (S&D) sulla salute e i diritti sessuali riproduttivi. La richiesta Ppe-Ecr è passata per appena 7 voti (334 sì, 327 no, 35 astenuti), facendo decadere il testo pro-aborto. Quello che la risoluzione Estrela intendeva fare era “garantire che i professionisti sanitari che praticano l'aborto e svolgono servizi connessi all'aborto non siano perseguibili o penalizzati in virtù di strumenti di diritto penale per aver prestato tali servizi”. Inoltre il testo invitava ad “attuare politiche e misure atte a prevenire il ricorso all'aborto per ragioni sociali ed economiche e a sostenere le madri e le coppie in difficoltà”. Ancora, lo stesso testo intendeva "assicurare che l'insegnamento dell'educazione sessuale sia obbligatorio per tutti gli alunni nelle scuole primarie e secondarie e che a questa materia sia dedicato sufficiente spazio nei programmi scolastici”. Tutto questo non sarà possibile, e l'Ue perde l'occasione di dare esempio di modernità e attenzione verso questioni femminili. La relatrice della proposta di risoluzione grida "vergogna" per quanto accaduto in Aula. Il tema dell'aborto da sempre divide. Noi ci sentiamo di dare ragione all'onorevole Estrela.

No comments:

Post a Comment