Thursday, 21 May 2009

E Giddens pensa a tasse contro l'anti-ambientalismo in nome della sostenibilità

di Emiliano Biaggio

"Sviluppo pulito per imprese più competitive", perchè "solo rispondendo alle sfide ambientali si può essere competitivi". E poi le tasse: occorrono "tasse verdi", vale a dire una maggiore pressione fiscale contro quei comportamenti anti-ambientali, per promuovere una nuova cultura ecologica. Sostenibilità, 'green economy', un nuovo modello di crescita e sviluppo che tenga conto del mondo naturale che ci circonda: espressioni, queste, sulla bocca di tutti e nei programmi politici di molti. A partire dal presidente Usa Barack Obama. Ma quando a parlare di sviluppo sostenibile è Anthony Giddens, allora forse vuol dire che la questione è seria per davvero e gli interessi in gioco molto forti. E poi, a pensarci, chi meglio di un sociologo- oltretutto illustre come il padre della Terza via- può dire quanto incida l'ambiente sulla società? Il professore emerito della London school of Economics, intervenendo al convegno 'Growing & greening the economy' di Roma, affronta la questione. Partendo da un aspetto sociale piuttosto sentito: la tassazione, che riguarda governanti e governati. Giddens suggerisce "politiche fiscali dagli obiettivi verdi"; tradotto, "il meccanismo che regola l'imposizione di tasse contro l'anti-ambientalismo dovrebbe essere più esteso". Messaggio più sociale o più sociologico? Di certo rivolto più alla politica che alla cittadinanza, perchè se fare politica è amministrare e gestire un territorio con i suoi abitanti, allora "l'obiettivo è pensare alla sfida dei mutamenti climatici in un contesto specificamente politico", anche alla luce del fatto che, ricorda Giddens, "oggi quello del clima è il principale problema politico". Il sociologo britannico non nasconde che "c'è molto lavoro da fare", ma nonostante la situazione non sia delle migliori e il compito non dei più semplici, "abbiamo bisogno di una trasformazione". E allora, "perchè non sfruttare questa opportunità"? Una domanda, quella di Giddens, che fa tornare alla mente Bob Kennedy e quella sua citazione, nella campagna elettorale per le primarie del partito democratico, di George Bernard Shaw. "Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no", disse Kennedy quarant'anni fa. Oggi Obama, che ha fatto della 'green economy' uno dei punti prioritari della sua agenda politica direbbe "si, possiamo". E allora facciamolo. "Lo stato- continua Giddens- deve innanzitutto agire da catalizzatore per incoraggiare l'innovazione". E deve farlo in fretta, perchè altrimenti "i costi economici e sociali dei mutamenti climatici saranno gravi e diffusi".

1 comment:

  1. hola colega,

    me alegro que te haya gustado mi articulo sobre barrios altos. me hace mucha ilusion ver mi articulo en tu blog. Por supesto voy a poner algo tuyo en mi pagina web....entre tus articulos tengo larga eleccion.

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