Sunday, 4 October 2009

Centosettant'anni fa, il treno

Il 3 ottobre 1839 veniva inaugurata la prima linea ferroviaria in Italia
di Emiliano Biaggio

Un tratto ferroviario breve, di appena 7,25 chilometri, ma estremamente importante perche' segna l'inizio dell'Italia su rotaie: e' la Napoli-Portici, prima linea ferroviaria del nostro paese, che ha compiuto 170 anni. Per l'occasione Ferrovie dello Stato ha allestito una mostra al Museo nazionale Ferroviario di Pietrarsa, a Napoli, che ripropone il passato e gli albori delle ferrovie italiane attraverso documenti, divise e materiale dell'epoca. Inaugurata oggi, la mostra accogliera' curiosi e visitatori fino al 31 dicembre, tutti i giorni dal lunedi' al venerdi' dalla 8.30 alle 13.30. Un modo per conoscere e riscoprire la prima linea ferroviaria d'Italia, anche se Italia non era. Il 3 ottobre 1839 infatti, quando la linea venne inaugurata, a Napoli c'erano ancora i Borboni, e fu proprio la casa regnante nel Regno delle Sicilie a volerne la realizzazione. Nulla di strano, in fin dei conti nel nostro Paese le ferrovie sono state 'importate' e sviluppate da altri, basta pensare che a dotare Roma di linee ferroviarie fu lo Stato pontificio, che prima fece realizzare la Roma-Frascati (1856) e poi la Roma-Velletri (1863). Ma certo con la Napoli-Portici la penisola di dotava di un mezzo di trasporto per i tempi innovativo e rivoluzionario, che poneva - allora - il Mezzogiorno all'avanguardia: la prima linea ferrovia del mondo fu infatti realizzata nel 1825 per unire Stockton a DarlinĄgton, in una Gran Bretagna che godeva del vantaggio di aver vissuto una rivoluzione industriale che l'Europa continentale ancora non aveva conosciuto.
La linea ferroviaria che uni', e tuttora unisce, Napoli e Portici e' dunque forse la prima grande opera che il sud Italia abbia avuto, oltre che il primo tassello di una rete nazionale che da li' in poi si sarebbe sviluppata sempre piu', insieme all'industria del settore, che inizia la sua produzione proprio a Portici. Qui nel 1842 Ferdinando II di Borbone ordina la conversione di uno stabilimento di produzione di cannoni, che inizia a costruire locomotive e ad assemblare materiale rotabile. Da allora l'Italia, quella 'da fare' e poi quella 'fatta', non si e' piu' fermata, e oggi celebra i suoi 170 anni di ferrovia.

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