Sunday, 13 June 2010

Arabia Saudita, spazio aereo aperto a Israele per raid contro l'Iran

Sale la tensione in Medio Oriente, dove l'opzione militare nei confronti di Teheran è sempre più presa in considerazione.

L’Arabia saudita ha concesso l’uso del proprio spazio aereo a Israele per un eventuale attacco contro impianti nucleari iraniani. Lo rivela il Times nella sua edizione on line, citando fonti della difesa nel Golfo persico che hanno chiesto di rimanere anonime. Pochi giorni dopo l’imposizione di nuove sanzioni a Teheran da parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu, le fonti affermano che Riad ha concesso a Israele uno stretto corridoio aereo nel nord del Paese per accorciare la distanza dallo Stato ebraico e la Repubblica islamica. Le forze saudite hanno già condotto test per assicurarsi che i caccia bombardieri israeliani non vengano abbattuti per errore da jet di Riad o dalla contraerea.
«I sauditi hanno concesso a Israele l’autorizzazione a sorvolare il loro territorio, in accordo con il Dipartimento di Stato statunitense», ha detto una fonte delle difesa statunitense. Fonti in Arabia saudita hanno riferito che negli ambienti della difesa della monarchia del Golfo si dà per scontato un accordo del genere se Israele dovesse decidere di attaccare l’Iran. Malgrado le tensioni far i due Paesi, Israele a Arabia saudita condividono una forte diffidenza nei confronti della Repubblica islamica e temono le sue ambizioni nucleari. I quattro maggiori obiettivi di un eventuale raid sarebbero gli impianti per l’arricchimento dell’uranio di Natanz e Qom, l’impianto di Isfahan per la conversione di minerale in gas destinato alle centrifughe per l’arricchimento e il reattore ad acqua pesante di Arak. Fra i bersagli secondari vi sarebbe la centrale nucleare di Bushehr, costruita dai russi ma non ancora attiva. Tutti gli obiettivi si trovano ad oltre 2.000 chilometri da Israele, al limite del raggio d’azione dei suoi bombardieri, anche con un rifornimento in volo, e un corridoio aereo in Arabia saudita accorcerebbe quindi significativamente la distanza, sottolineano le fonti. (fonte: laStampa.it)

No comments:

Post a Comment