Il militare ed ex dittatore condannato per crimini contro l'umanità da un tribunale di Cordoba. Venticinque anni di carcere all'ex gerarca Reynaldo Bignone.
di Emiliano Biaggio
Jorge Rafael Videla (85 anni), generale argentino e a capo della dittatura militare che ha guidato il paese sudamericano tra il 1976 e il 1983, è stato condannato all’ergastolo per crimini contro l’umanità. Un tribunale di Cordoba lo ha infatti riconosciuto colpevole di aver fatto uccidere decine di dissidenti nel corso della dittatura. Già condannato nel 1985 a 25 anni di carcere per il suo ruolo durante la repressione della dittatura militare (condanna sospesa dall'ex presidente argentino Carlos Menem, che concesse la grazia), secondo i giudici Videla è “criminalmente responsabile” della morte e delle torture inflitte a 31 prigionieri politici incarcerati a Cordoba, tra aprile e ottobre del 1976. La maggior parte degli attivisti di sinistra furono prelevati dalle loro celle della Unitad Penal 1 (UP1) subito dopo il golpe militare e freddati con un colpo senza alcuna possibilità di salvezza. Secondo la versione dell’esercito, gli uomini furono uccisi perché “tentarono di scappare”. Insieme a lui condannato anche l’ex generale Reynaldo Bignone, l’ultimo dittatore dell’Argentina, condannato da un tribunale di San Martin a 25 anni di carcere per il suo ruolo nel sequestro, nella tortura e nell’uccisione di decine di oppositori durante il regime militare. Si calcola che durante la dittatura militare argentina furono almeno circa vi furono circa 2.300 omicidi politici e circa 30.000 desaparecidos. Le leggi di amnistia degli anni '80 per i responsabili della dittatura sono state dichiarate nulle nel 2003 e la grazia di Menem fu giudicata anticostituzionale nel 2007. Tutto questo ha permesso di riaprire i processi nei confronti dell'ex giunta militare al potere durante il regime.
No comments:
Post a Comment