Un settantenne che se la fa con minorenni che devono essere "disposte a tutto", e giovani donne che si piegano a logiche che le vuole sottomesse: gli esempi offerti da vecchie e giovani generazioni al nostro paese. Decandente e decaduto.
l'e-dittoreale
Le ultime vicende del caso Ruby e gli ultimi sviluppi dell'inchiesta in corso ci mostrano un uomo che passa di festino in festino con donne di facili costumi, circondato dai selezionatori di intrattrenitrici e giovani istruttrici per le dame di compagnie del premier. Nell'orgia del potere non certo inedita lascia perplessi vedere un capo di governo ricattabile e ricattato da una prostituta minorenne, e ricattabile quindi anche da altre invitate. Da un punto di vista politico bene fa chi chiede le dimissioni di un premier alla mercè della prima gattina in calore che "passa" per stanze di Arcore: il nostro paese ha perso di credibilità e soprattutto di affidabilità. E poi chissà quali segreti o informazioni sensibili un primo ministro in estasi abbia potuto rilevare in slanci orgasmici. Ciò che avviene nel privato resta nel privato, ma chi è personaggio pubblico dovrebbe tenere ben altre condotte: lo dicono i vescovi, ma lo suggerisce anche il buon senso se proprio non ci riesce il bon ton. Qualcuno dovrebbe invece ricordare a Berlusconi che andare con le minorenni è un reato, così come è un reato dichiarare il falso, ed è falso che Ruby sia la nipote di Mubarak. Ma chiediamoci cosa ci lasci interdetti di più in questa vicenda: un vecchio settantenne sessuomane che sbava per ragazzine? Veronica Lario, nel lasciare il suo marito che fu, parlò di un Berlusconi malato. Ebbene, se è malato, rispetto e umana comprensione per chi non gode di buona salute. Diciamolo, Berlusconi offre forse uno spettacolo desolante, ma sono le giovani che si prostituiscono a destare profondo sconcerto. Leggiamo di giovani donne che svendono corpo e dignità per un posto a La Fattoria o al grande Fratello, e altre che - improvvisatesi imprenditrici - che si concedono per farsi cambiare la vita a suon di euro. Sconcerta che un capo del governo che dovrebbe promuovere e creare occupazione non dia a costoro un lavoro che ne nobiliti la persona, e rattrista vedere la donna accettare di sottostare e sottomettersi a una simile situazione, accettando di essere merce. Se fossi donna mi sentirei profondamente indignato e schifato, ma sono un uomo. E mi sento lo stesso indignato e schifato.
(poi editoriale del 21 gennaio 2010 di E' la stampa bellezza, su RadioLiberaTutti)
l'e-dittoreale
Le ultime vicende del caso Ruby e gli ultimi sviluppi dell'inchiesta in corso ci mostrano un uomo che passa di festino in festino con donne di facili costumi, circondato dai selezionatori di intrattrenitrici e giovani istruttrici per le dame di compagnie del premier. Nell'orgia del potere non certo inedita lascia perplessi vedere un capo di governo ricattabile e ricattato da una prostituta minorenne, e ricattabile quindi anche da altre invitate. Da un punto di vista politico bene fa chi chiede le dimissioni di un premier alla mercè della prima gattina in calore che "passa" per stanze di Arcore: il nostro paese ha perso di credibilità e soprattutto di affidabilità. E poi chissà quali segreti o informazioni sensibili un primo ministro in estasi abbia potuto rilevare in slanci orgasmici. Ciò che avviene nel privato resta nel privato, ma chi è personaggio pubblico dovrebbe tenere ben altre condotte: lo dicono i vescovi, ma lo suggerisce anche il buon senso se proprio non ci riesce il bon ton. Qualcuno dovrebbe invece ricordare a Berlusconi che andare con le minorenni è un reato, così come è un reato dichiarare il falso, ed è falso che Ruby sia la nipote di Mubarak. Ma chiediamoci cosa ci lasci interdetti di più in questa vicenda: un vecchio settantenne sessuomane che sbava per ragazzine? Veronica Lario, nel lasciare il suo marito che fu, parlò di un Berlusconi malato. Ebbene, se è malato, rispetto e umana comprensione per chi non gode di buona salute. Diciamolo, Berlusconi offre forse uno spettacolo desolante, ma sono le giovani che si prostituiscono a destare profondo sconcerto. Leggiamo di giovani donne che svendono corpo e dignità per un posto a La Fattoria o al grande Fratello, e altre che - improvvisatesi imprenditrici - che si concedono per farsi cambiare la vita a suon di euro. Sconcerta che un capo del governo che dovrebbe promuovere e creare occupazione non dia a costoro un lavoro che ne nobiliti la persona, e rattrista vedere la donna accettare di sottostare e sottomettersi a una simile situazione, accettando di essere merce. Se fossi donna mi sentirei profondamente indignato e schifato, ma sono un uomo. E mi sento lo stesso indignato e schifato.
(poi editoriale del 21 gennaio 2010 di E' la stampa bellezza, su RadioLiberaTutti)
Romania is a mafia state with not working administration governed by organized crime.
ReplyDeleteHuman trafficking in Romania is a state policy and a modern retail which feed corruption and organized crime. Organized crime is constantly looking for legitimate business that could be used as a cover.
According to data held by the Italian authorities in Roma: 85% of prostitutes in Rome are romanian woman. In Milano: eight of ten prostitutes which practice “job” in Milano are romanian woman including Ioana Visan, Berlusconi's hooker from Curtea de Arges (Curtea de Arges, pimps factory from Romania, manager: local corrupt police). Behind such companies, actually hiding network specializing in recruitment of girls who end up prostitute.
These companies are used as a mask, to support illegal activities, to wash the money, but also because leaders mobs to be seen as successful entrepreneurs.
Besides these companies, strongly related with them, in the town of Curtea de Arges-Romania exist more mafia groups(indestructible mafia groups because even the police are headed) which with the complicity of local taxi drivers, recruit, transport, and place girls to practice prostitution, girls which later are trafficked external in Italy, Spain, France, Germany, Austria, etc, by prostitution networks from Curtea de Arges.
...in Denmark, Romania is the country with the most prostitutes and according to Europol, Eurojust, The Times, CNN, the first exporter of prostitution in Europe is Romania.
Geert Wilders: Romania and Bulgaria should be excluded from the EU due to high corruption and irregularities which make them unsuitable as members of the EU
Ove Dahl, chief investigator of the Copenhagen Police: “Romanians are people without honor.Kill you for 15 euros. It's a completely different culture to our. Romanians are the best represented among offenders who come from outside.Since Romania joined the EU, romanians problems increased exponentially.They commit bank robbery, home robberies, serious theft, beg and break shops – all ”.
Rene Hansen officer from department to combat prostitution in Copenhagen:
"Life does not have the same value to them as for us is”.