Durante il primo conflitto mondiale l'avvio alla corsa per le risorse, con soggetti e in zone di grande attualità.
di Jacopo Gilberto
La prima guerra del petrolio si combatté nel 1916, mentre in europa gli eserciti si massacravano nella prima guerra mondiale. La Gran Bretagna aveva deciso di alimentare le navi della royal navy non più con il carbone ma con la nafta. Per assicurarsi gli approvvigionamenti di nafta per la flotta, tentò di mettere le mani sui giacimenti del golfo persico. Invase l’Iraq di allora, che si chiamava ancora Mesopotamia e dipendeva dall’impero ottomano: una storia tragica ed esaltante, e una vicenda in due tempi. una prima spedizione tentò di arrivare a Baghdad, ma fu una sconfitta sanguinosa e dolentissima. Il corpo militare inglese si ridusse a Kut el-Amara, sulla sponda del Tigri, in un assedio senza speranze: dovettero arrendersi in 13.000, la metà morì dopo una prigionia straziante. Fu organizzata una seconda spedizione: questa volta bene armata, dotata delle migliori tecnologie belliche. bagdad fu conquistata, l’armata arrivò fino alla Siria e alla Palestina, che entrarono nell’orbita di Londra, e i giacimenti iracheni furono ripartiti fra le compagnie petrolifere di allora: la Standard oil di Rockefeller (la So, poi Esso, poi Exxon e infine ExxonMobil), la Shell, l’Anglo-Persian diventata Bp, la Gulf, la Mobil.
Tutto nasce da Winston Churchill: nel 1911 era primo lord dell’ammiragliato, cioè ministro della marina, e come tale approvò il piano di costruzioni della flotta per gli anni successivi. Si trattava della costruzione di una divisione di cinque grandi corazzate di ultimo modello. Il nome della prima nave della serie, la "Dreadnought", divenne per antonomasia il termine di nave da battaglia, ovvero corazzata. (leggi tutto)
No comments:
Post a Comment