Nelle amministrative grande sconfitta per i partiti di governo: perde pezzi la Cdu, scompare la Fdp. Expoit dei Verdi, tiene - ma perde qualcosina - la Spd, non va Linke. E al Bundesrat adesso Merkel non avrà la maggioranza dei seggi.
di Emiliano Biaggio
(fonte foto: Terra)
La Cdu perde consensi, e Angela Merkel perde forza. All'interno della Germania, ma soprattutto a livello internazionale. Le elezioni amministrative segnano la sconfitta del partito di governo a scapito degli altri partiti, con cui adesso la cancelliera dovrà fare i conti dato che ora il centrodestra alla Camera delle Regioni - il Bundesrat - avrà 25 seggi su 65. Il risultato è lo stesso sia nel land Baden Wiirttemberg che nel land Renania-Palatinato: crollo del centrodestra, ed expoit dei Verdi, che per la prima volta nella storia si avviano a esprimere un governatore regionale, il docente di etica Winfried Kretschmann. Infatti dopo 58 anni il partito della cancelliera è costretto a cedere la guida del Land del BadenWUrttemberg, uno dei più importanti motori tecnologici e industriali del Paese: basterebbe questo dato da solo per dare le dimensioni della disfatta elettorale. Stando ai risultati provvisori alle regionali la formazione conservatrice nel Baden-Wiirttemberg ha perso il 5,2% dei voti, fermandosi al 39%. Sale, e di tanto, il partito ecologista: complice anche il dibattito sul nucleare, centra il 24,2% dei voti, un dato che non aveva mai raggiunto prima. Rispetto al 2006 i Verdi registrano un +12,5%, che permettono il sorpasso sulla Spd che, col 23,1% (-2,1%), raccoglie invece il peggior risultato di sempre in Baden-Wiirttemberg. Dimezzati i consensi per la Fdp, finora al governo con la Cdu: i liberali si fermano al 5,3% (la soglia di sbarramento è al 5%), con una perdita del 5,4%.
In Renania-Palatinato i Verdi, finora fuori dal parlamento regionale, conquistano il 15,3% dei voti (+10,7% rispetto al 2006). La Spd, al governo da 16 anni con Kurt Beck, resta primo partito col 35,7%, ma perde ben il 9,9% dei voti. Guadagna il 2,4% la Cdu della Merkel, secondo partito col 35,2%. Male la Fdp: i liberali dimezzano i loro voti e, con appena il 4,2%, restano fuori dal parlamento regionale.La Linke resta sotto lo sbarramento del 5%, proprio come in Baden-WUrttemberg, a dimostrazione del dato di queste elezioni: perde la destra, si ridimensiona sempre di più il centro-sinistra (la Spd), non avanza la sinistra (Linke), spariscono i liberali. Non c'è sinistra neanche in Germania, il voto sembra essere dettato dalle paure per il nucleare e dalla crisi economica che morde, e i cambiamenti - almeno per ora - dovranno aspettare. «Non ci sarà una rivolta contro Merkel», spiega Oskar Niedermayer, professore di scienze politiche alla Freie Universitt di Berlino. «Non ci saranno né elezioni anticipate, né un cambio ai vertici della cancelleria o della Cdu». Per far cadere la cancelliera «c`è bisogno di qualcuno che lo faccia e in giro non si vede nessuno che possa farlo». E' vero: le opposizioni, singolarmente, sono deboli. Ma anche Merkel non è più potente come fino a poche settimane fa, e una Germania più fragile politicamente non giova all'Ue.
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