Il paese del dragone alla ricerca di petrolio, del pesce e del gas: la sfida della marina che guarda lontano.
(fonte: blitz quotidiano)
I cinesi la chiamano “la difesa del mare lontano”, è l’ultima strategia dell’esercito cinese che sta cercando di proiettare la sua potenza navale ben oltre la sua costa dai porti petroliferi del Medio Oriente, per spodestargli Stati Uniti dal loro primato conquistato negli anni. Pesce, petrolio e gas: l’assalto del dragone cinese parte con in testa i suoi militari vestiti di bianco. La velocità con cui sta avanzando in organizzazione, strutture e rotte è impressionante. La sua forza è la novità: rompere con la tradizione e sperimentare nuove tattiche. La strategia è una rottura netta da quello tradizionale, l’importante è non smettere di guardare il proprio obiettivo e rinnovarsi sulla base della forte preparazione che fa parte della memoria storica del gigante cinese.
L’obiettivo dei dirigenti cinesi è avere navi da guerra per scortare le navi mercantili, cruciali per l’economia del Paese, la seconda al mondo dopo gli Stati Uniti. L’area calda è quella che va dal Golfo Persico allo Stretto di Malacca, nel sud est asiatico. Se prima le battaglie si facevano frontalmente, adesso i cinesi hanno deciso di usare i militari per fare la guerra commerciale in mare senza mai mollare le risorse del Mare cinese e guardando anche oltre l’orizzonte delle zone pattugliate da anni. (leggi tutto)
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