Wednesday, 19 October 2011

Crisi, Barroso: «non agire avrà impatti sull'Europa»

In vista del vertice europeo di domenica il presidente della commissione Ue invita a lavorare per risolvere la crisi greca. E mettere al sicuro la moneta unica.

di Emiliano Biaggio

«L'Europa vive un momento delicato, per cui le decisioni prese o non prese avranno un impatto». E' il monito di Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europeo, che in vista del vertice dell'Ue di questo fine settimana invita tutte le parti in causa ad «assumere ognuno le proprie responsabilità» e dare «risposte chiare e decise» alle questioni che affliggono l'Europa. Prima su tutte quella greca. Proprio il paese ellenico, per Barroso, è il primo punto della sua agenda. Come spiega in conferenza stampa, occorre muoversi lungo quattro direzioni: «Servono azioni decise sulla Grecia; in secondo luogo occorre migliorare gli strumenti di rafforzamente dell'Euro; in terzo luogo - continua il presidente della Commissione Ue - bisogna rafforzare le banche europee». Infine, «serve una migliore governance» della moneta unica.
«E' un momento cruciale e può essere un momento decisivo», sottolinea ancora Barroso, riferendosi a chi, come la Germania, ritiene che il vertice di fine settimana non sia decisivo. «Noi lavoriamo perchè il vertice sia un successo», nell'auspicio di giungere a «decisioni politiche su tutte le questioni sul tappeto». Comunque, aggiunge Barroso, «anche se arriviamo ad un accordo politico al vertice, cosa che spero, ci vorrà ancora un pò di lavoro tecnico. Non possiamo attenderci che il vertice sia la fine di tutti i problemi».
A proposito di problemi comunitari, il presidente della Commissione europea non esclude interventi a sostegno di paesi in difficoltà, ed in particolare la Spagna. Parlando del declassamento del paese iberico da parte dell'agenzia di rating Moodi's, Barroso non nasconde che «è nostra convinzione che il fondo di stabilità (il cosiddetto "fondo salva-Stati", ndr) sia necessario anche per far fronte a situazioni che ora non stiamo affrontando».
Sul tavolo c'è infatti il piano di aiuti alla Grecia, ma non è dunque escluso un intervento a sostegno della Spagna e, in caso, sull'Italia. Il nostro paese è infatti "osservato speciale" dall'Europa ed in particolare dalla Bce. Le due manovre economiche di questa estate sono state dettate infatti dall'acquisto dei titoli di stato italiani da parte della Banca centrale europea.

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