Wednesday, 12 October 2011

Egitto nel caos, l'islam contro i copti

I cristiani uccisi dai militari, ritenuti responsabili di non saper e voler trovare chi si scaglia contro la più grande minoranza religiosa del paese. Vicina alla guerra civile.

di Emiliano Biaggio

Il nuovo Egitto piomba nelle lotte e nella violenza confessionale, con la minoranza dei cristiani copti presa di mira e vittima dell'esplosione di violenza. Oltre venti, forse trenta e anche più il numero imprecisato delle persone rimaste uccise al termine degli scontri tra manifestanti e militari scoppiati nel corso della protesta dei copti a Il Cairo. Quelli che rappresentano la maggiore minoranza religiosa del paese (i copti sono infatti il 10% dell'intera popolazione egiziana), sono scesi per le strade per dire basta alle violenze. Molti ritengono che l'esercito - che detiene il potere dall'uscita di scena di Hosni Mubarak e che ha il compito di aiutare la transizione alla democrazia - non sappia e non voglia trovare i responsabili degli attacchi alle chiese cristiane sferrati negli ultimi mesi. La ripetono quasi tutti come una litania: l'esercito è come Mubarak, non trova i colpevoli degli attacchi. La paura è la crescita del fondamentalismo islamico, una svolta integralista dell'Egitto. Del resto la forte crescita del movimento dei Fratelli musulmani è sotto gli occhi di tutto. La certezza è che proprio come in Iraq, caduto il raìs, nemico comune, il Paese s' è spaccato.

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