Friday, 28 October 2011

Italia "banana republic"? No, paese di peraccotai

L'Ue avvia la procedura di infrazione per irregolarità nell'import di banane. Abbiamo sottratto oltre 6 milioni di euro.

di Emiliano Biaggio

L'Italia scivola sulla classica buccia di banana. La Commissione europea ha infatti aperto una procedura d'infrazione nei confronti del nostro paese per irregolarità legate all'importazione di questo tipo do frutto. Proprio così: l'esecutivo comunitario ha chiesto alle autorità italiane di «conformarsi alla normativa relativa ai dazi doganali» e di «versare le somme dovute al bilancio Ue» per l’import di banane fresche. Nessuno scherzo: se entro due mesi non si mette in regola sarà deferita alla Corte di giustizia.
La procedura d'infrazione si riferisce a fatti avvenuti tra il 1998 e il 2004. In questo periodo, ha spiegato la Commissione Ue, uffici doganali italiani hanno accertato dichiarazioni su banane importate con uno stesso peso standard «nonostante i controlli sul peso avessero accertato che era superiore a quello dichiarato». Accertando «sistematicamente» dichiarazioni che, come avrebbero dovuto spare, erano errate, «le autorità italiane hanno causato una perdita di risorse per il bilancio Ue e sono considerate finanziariamente responsabili». La perdita, ha sottolineato l'organismo di Bruxelles, ammonta a 6.742.210,57 euro. Che l'Italia dovrà restituire. La Commissione Ue, infatti, aprendo la procedura d'infrazione ha intimato il nostro paese a «mettere a dispozione l'importo dovuto senza indugio». Italia Repubblica delle banane? Macchè. Non è in grado nemmeno di ricoprire un tale ruolo, ma solo di collezionare brutte figure

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