Abolita la pena di morte nello stato del nord-est, il diciassettesimo degli Stati Uniti a fermare le esecuzioni. Perchè costano troppo.
di Emiliano Biaggio
La pena di morte è una barbarie? No, un costo. Per questo motivo il Connecticut volta pagina e decide di abolire la pena capitale sostituendola con l'ergastolo. Una decisione presa da Senato e Camera del parlamento statale, diventata realtà con la firma del governatore, Daniel Malloy. La legge non è però retroattiva, per cui gli 11 condannati a morte attualmente nel braccio della morte vedranno, a meno di sorprese (il governatore ha potere di grazia), la loro sentenza eseguita. Svolta umanitaria? Macchè. Nel paese dei cowboy si pensa a fare economia, soprattutto in tempi di magra come questi. «Il vecchio sistema ci costava troppo», ammette il governatore del Connecticut. Quello guidato da Malloy è il diciassettesimo stato Usa ad abolire la pena di morte, il quinto Stato in cinque anni a cancellarla
dopo New York, New Jersey, New Mexico e Illinois.
Anche per questo trend «l'Unione europea - commenta Catherine Ashton - auspica vivamente che la decisione incoraggi altri Stati degli Stati Uniti a fare altrettanto aderendo al crescente movimento nazionale e mondiale per l'abolizione del ricorso alla pena capitale». L'Alto rappresentante degli Affari esteri dell'Ue, dice di «compiacersi vivamente» per la decisione presa dal Connectut, importante perchè «l'abolizione della pena di morte contribuisca al rafforzamento della dignità umana e al progressivo sviluppo dei diritti umani».
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