Wednesday, 9 May 2012

Il dilemma del Parlamento Ue: troppe audizioni e nessun pc

L'organo legislativo comunitario offre un perfetto esempio di malfunzionamento. Proprio mentre gli eurodeputati discutono di efficienza.

Parlamento europeo, la sede di Bruxelles
di Emiliano Biaggio

In parlamento europeo si lavora. O almeno, ci si prova. Perché tra ordini del giorno stilati male e computer non funzionanti lo svolgimento dell’attività risulta rallentata e certamente non proprio ottimale. L’esempio di questo modello non certo virtuoso, lo fornisce la commissione Trasporti del Parlamento Ue. Per la disperazione del presidente della Commissione, il britannico Brian Simpson (S&D), che alla fine perde tutto il suo tradizione aplomb d’oltre Manica.
   Dopo una mattinata intera passata a chiedere continuamente a ospiti in audizione e deputati di rispettare i tempi, la seduta pomeridiana si apre con la richiesta di rivedere l’organizzazione generale del lavoro. «Per il futuro invito a riconsiderare il modo di lavorare, perché non ritengo si possano condurre le audizioni in questo modo». Il riferimento è all’elevato numero di ospiti, talmente elevato da riservare appena cinque minuti ciascuno. «Prego intanto di aiutarmi nel fare in modo che il dibattito si svolga nel rispetto dei tempi».
   I lavori – aperti da questa introduzione che a qualcuno potrebbe sembrare polemica, ad altri invece solamente di natura pratica – si scontrano però con un’altra dura realtà del legislativo comunitario: l’assenza di mezzi. Ogni persona venuta in audizione ha le proprie slide, ma il computer che permette di proiettarle sul maxischermo presente in aula è uno solo, accanto a un Brian Simpson sempre più rassegnato. «Sembra che ci sia un solo computer in tutto il Parlamento Ue per le diapositive», sbotta a microfoni aperti. «Qui quindi si gioca al gioco della sedia: prego gli ospiti di avvicendarsi velocemente qui al mio fianco».
   In tutto questo si rischia di perdere di vista l’oggetto della discussione: la Commissione trasporti, per l’occasione, lavora a proposte di nuove norme per migliorare le performance degli aeroporti europei. In termini di efficienza, capacità e funzionalità. Quasi un colmo, visto che Simpson – a suo dire – sembra abbia l’unico computer per le slide di tutto il Parlamento europeo.

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