Friday, 11 May 2012

Italia, la ripresa è anemica

La commissione europea diffonde le previsioni finanziarie di primavera: aumenterà ancora la disoccupazione, il rapporto deficit Pil raggiungerà il massimo storico del 125,3% e il Pil crescerà, poco, solo dal 2013. Rehn: «Non servono nuove misure»

 di Emiliano Biaggio

Le previsioni di crescita dell'Italia non sono buone. Al contrario, il nostro paese mostra segnali di sofferenza e difficoltà. La ripresa sarà infatti «anemica»: a fine 2012 il Pil registrerà una contrazione dell'1,4%, e nel 2013 la crescita sarà di un modesto 0,4%. Lo rileva la Commissione europea nelle previsioni finanziaria di Primavera, diffuse oggi a Bruxelles. Lo studio dell'Ue prevede per il nostro paese «un'uscita lenta dalla nuova recesione». Un indice della congiuntura non favorevole del periodo è dato dal numero dei senza lavoro, destinato a crescere ancora. «Nel periodo 2012-2013 - rileva l'esecutivo di Bruxelles - il tasso di disoccupazione è atteso in aumento di oltre un punto percentuale rispetto al periodo 2010-2011». A rendere ancor meno roseo il quadro il peggioramento del rapporto deficit/Pil, che a fine anno raggiungerà il 123,5%, per poi tornare a scendere solo con l'arrivo del 2013. Il risultato non preoccupa più di tanto gli addetti ai lavori, che anzi sembravano attendersi uno simile scenario, che si deve «all'inclusione dell'Italia nei meccanismi di firewall dell'area euro». Comunque «grazie all'aumento del surplus primario il rapporto deficit/Pil è atteso in diminuzione a partire dal 2013». Migliorerà però lo stato dei conti pubblici: per il 2012 il debito pubblico generale italiano è stimato in ulteriore diminuzione, attestandosi al 2% del Pil, mentre il surplus primario è atteso in crescita del 3,4%. L'Europa dà comunque fiducia all'Italia. Per il nostro paese «si prevede che un pareggio di bilancio sia raggiunto in termini strutturali grazie alle correzioni aggiuntive per oltre mezzo punto percentuale di Pil».
   «Non c'è bisogno di nuove misure aggiuntive», commenta Olli Rehn, commissario europeo per gli Affari economici e monetari. «L'Italia è sulla buona strada e in linea con le regole del Patto di stabilità e crescita». Per cui il governo di Roma «dovrebbe raggiungere gli obiettivi che si è posta per il 2013», vale a dire il pareggio di bilancio.

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