Monday, 11 June 2012

Una breve intervista chapliniana

Dopo l'essenziale monologo finale, in Monsieur Verdoux vengono offerti gli ultimi spunti di riflessione con questo piccolo scambio di battute.

Verdoux, dovete ammetterlo: il delitto non rende.
No. Cioè, non quello al dettaglio.
Che vorreste dire?
Per avere successo in qualunque cosa bisogna essere organizzati
Non vorrete lasciare la vita con questa cinica affermazione?
Fare l’idealista in certi frangenti sarebbe esagerato, non le pare?
Che sono quelle teorie sul bene, il male e il tempo?
Ho inciampato su entrambe. Un napoletano avrebbe fatto dietro-front. Ah, paese felice…
La felicità non è fatta per i mortali
Chi può dirlo? Nessuno l’ha vista. Non si sa.
Datemi uno spunto che contenga una morale. Voi, il tragico campione di una vita di delitto…
Non mi pare di potermi considerare un campione in tempi come questi.
Beh, voi lo siete di certo in fatto di ammazzamenti.
Quelli erano affari.
Gli altri non gli affari in quel modo.
Eppure è quella la base di molti grossi affari: guerre, conflitti… Tutti affari. Un omicidio è delinquenza, un milione è eroismo. Il numero legalizza.

(da Monsieur Verdoux, di e con Charlie Chaplin, 1947)

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