Oostende, sei mesi dopo
Una volta era una città davvero bella. Casette inizio secolo, edifici art-nouveau, e poi la promenade voluta da Leopoldo II, che aveva pensato un lungomare che potesse essere ammirato da tutto il regno. Anche il casino era maestoso, con quella sua struttura di volte e cupole. Se prendete foto d'epoca scoprirete che fino a non molto tempo fa Oostende era una graziosa città affacciata sul mare, il punto del massimo splendore del Belgio. Poi la ricostruzione della guerra ha fornito la scusa per la speculazione edilizia, e le case fin de siecle sono state sistematicamente abbattute per far posto a costruzioni che hanno divorato la città. Palazzoni in vetro-cemento hanno invaso ogni via e piazza, e anche il lungo mare è deturpato da queste alte costruzioni che nascondono tutto: nascondono il mare se vi trovate all'interno, nascondono la città se passeggiate sulla spiaggia. Leopoldo II non la pensò così la sua Oostende, ma quando esplose la corsa al mattone il re che fece il Belgio era già morto e sepolto. Così anche la città col tempo l'ha seguito. Di quella grande Oostende restano solo poche case di allora, e il monumentale porticato eretto dal re dei re. Neppure il glorioso Kursaal esiste più: negli anni Cinquanta il casino venne demolito e ricostruito secondo lo stile di allora, massiccio e freddo.
Osstende è cambiata. L'ultima volta la stazione ferroviaria era intera, ora c'è solo la sua facciata. Da queste parti si usa fare così: si demolisce un edificio e lo si ricostruisce nuovo, ma lasciando solo la facciata di quello vecchio. Forse alla fine si sono resi conto che le colate di cemento selvaggio hanno ucciso la città, che appare più un fronte di guerra che una località balneare. Ovunque palazzi in costruzione incastonati tra edifici abitati e nuovi danno l'impressione di bombardamenti e declino. Case sventrate e scheletri di palazzi, e tutto in pieno centro: questa è Oostende oggi, dove il lungo mare è chiuso per lavori. Il lungo pontile in legno che conduce a quello che una volta era il bar più popolare della città, da due anni è zona interdetta. E anche la piazza col monumento ai marinai è chiusa al pubblico. Solo la casa di James Ensor è rimasta tale e quale a com'era. Anzi, quasi uguale. Le tele alle pareti sono delle copie, ma tutto il resto è rimasto così com'è. Il solo fascino di Ostenda, oggi, è la lunga spiaggia. Per vedere posti dove valga davvero la pena dirigersi per giornate di mare piacevoli è De Haan, la città fondata dal 1903 da Leopoldo II, tanto per cambiare. Qui tutto è rimasto come allora. Case piccole e basse, tutte in stile bell'epoque. Un paese uscito fuori da una piega spazio-temporale di una pace e di una tranquillità assolute. Colorato, vivo, piacevole. Meta di facoltose famiglie belghe, lussemburghesi, olandesi e tedesche, il posto è davvero un gioiellino. Ci si arriva con il Kusttram, o tram della costa belga, quello che unisce i sessantotto chilometri della costa del piccolo paese. E' la più lunga linea di tram al mondo, ed è entrata in funzione nel 1885, quando ancora regnava Leopoldo II. Una volta tanto c'è il sole. Quasi un'anomalia per il Belgio. E non tira vento. Un fatto assai raro per le coste del mar del Nord. E allora la lunga e incontaminata spiaggia di De Haan è il posto perfetto dove perdersi.
- Oostende, la spiaggia
- Oostende, Chiesa
LE FOTO DI OOSTENDE
Una volta era una città davvero bella. Casette inizio secolo, edifici art-nouveau, e poi la promenade voluta da Leopoldo II, che aveva pensato un lungomare che potesse essere ammirato da tutto il regno. Anche il casino era maestoso, con quella sua struttura di volte e cupole. Se prendete foto d'epoca scoprirete che fino a non molto tempo fa Oostende era una graziosa città affacciata sul mare, il punto del massimo splendore del Belgio. Poi la ricostruzione della guerra ha fornito la scusa per la speculazione edilizia, e le case fin de siecle sono state sistematicamente abbattute per far posto a costruzioni che hanno divorato la città. Palazzoni in vetro-cemento hanno invaso ogni via e piazza, e anche il lungo mare è deturpato da queste alte costruzioni che nascondono tutto: nascondono il mare se vi trovate all'interno, nascondono la città se passeggiate sulla spiaggia. Leopoldo II non la pensò così la sua Oostende, ma quando esplose la corsa al mattone il re che fece il Belgio era già morto e sepolto. Così anche la città col tempo l'ha seguito. Di quella grande Oostende restano solo poche case di allora, e il monumentale porticato eretto dal re dei re. Neppure il glorioso Kursaal esiste più: negli anni Cinquanta il casino venne demolito e ricostruito secondo lo stile di allora, massiccio e freddo.
Osstende è cambiata. L'ultima volta la stazione ferroviaria era intera, ora c'è solo la sua facciata. Da queste parti si usa fare così: si demolisce un edificio e lo si ricostruisce nuovo, ma lasciando solo la facciata di quello vecchio. Forse alla fine si sono resi conto che le colate di cemento selvaggio hanno ucciso la città, che appare più un fronte di guerra che una località balneare. Ovunque palazzi in costruzione incastonati tra edifici abitati e nuovi danno l'impressione di bombardamenti e declino. Case sventrate e scheletri di palazzi, e tutto in pieno centro: questa è Oostende oggi, dove il lungo mare è chiuso per lavori. Il lungo pontile in legno che conduce a quello che una volta era il bar più popolare della città, da due anni è zona interdetta. E anche la piazza col monumento ai marinai è chiusa al pubblico. Solo la casa di James Ensor è rimasta tale e quale a com'era. Anzi, quasi uguale. Le tele alle pareti sono delle copie, ma tutto il resto è rimasto così com'è. Il solo fascino di Ostenda, oggi, è la lunga spiaggia. Per vedere posti dove valga davvero la pena dirigersi per giornate di mare piacevoli è De Haan, la città fondata dal 1903 da Leopoldo II, tanto per cambiare. Qui tutto è rimasto come allora. Case piccole e basse, tutte in stile bell'epoque. Un paese uscito fuori da una piega spazio-temporale di una pace e di una tranquillità assolute. Colorato, vivo, piacevole. Meta di facoltose famiglie belghe, lussemburghesi, olandesi e tedesche, il posto è davvero un gioiellino. Ci si arriva con il Kusttram, o tram della costa belga, quello che unisce i sessantotto chilometri della costa del piccolo paese. E' la più lunga linea di tram al mondo, ed è entrata in funzione nel 1885, quando ancora regnava Leopoldo II. Una volta tanto c'è il sole. Quasi un'anomalia per il Belgio. E non tira vento. Un fatto assai raro per le coste del mar del Nord. E allora la lunga e incontaminata spiaggia di De Haan è il posto perfetto dove perdersi.
- Oostende, la spiaggia
- Oostende, Chiesa
LE FOTO DI OOSTENDE
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