Sull'Himalaya la temperatura negli ultimi tre anni è cresciuta di oltre due gradi. Così l'erosione avanza e un giorno - avvertono i ricercatori - sull'altopiano ci saranno tempeste di sabbia.
di Emiliano Biaggio
La desertificazione arriva anche sul tetto del mondo. L'allarme arriva dalla Cina, dove esperti - dopo accurate analisi - hanno riscontrato l'avanzamento dell'inaridimento delle terre lungo la ferrovia Qinghai-Tibet, la linea ferroviaria più alta al mondo. Il tratto della linea che collega Golmud a Lhasa, realizzato tra il 2001 e il 2006, corre infatti a oltre 4.000 metri d'altitudine raggiungendo picchi di 5.072 metri sopra il livello del mare. Oggi i treni più che sulle cime nevose dell'Himalaya sfrecciano lungo aridi deserti. Wang Jinchang, ingegnere della compagnia ferroviria Qinghai-Tibet, ha denunciato ufficialmente che circa 443 dei 1.956 chilometri totali delle linea si trovano in aree affette da desertificazione. An Fengjie, ufficiale del Corpo forestale cinese specializzato in erosione del suolo, minimizza: l'altopiano della regione ha iniziato a subire il processo di desertificazione ben prima che la ferrovia venisse costruita. «La ferrovia non è la causa del problema, ma offre comunque l'opportunità di vedere l'erosione del suole sull'altopiano tibetano», commenta An. Un problema non dovuto alla faraonica opera infrastrutturale, nè nuovo, ma pur sempre un problema che comunque nel passato recente del paese si è amplificato notevolmente. Stando alle denunce dell'ingegnere ferroviario Wang, infatti, il rischio di impoverimento deil suolo è cresciuto rapidamente negli ultimi anni, tanto che tra il 2003 e il 2009 la superficie desertificata su cui poggia la linea Qinghai-Tibet è raddoppiata. Un fenomeno che interessa particolarmente le aree fluviali e paludose tra Golmud e Lhasa.
Una notizia tutt'altro che buona, dato che buona parte della linea ferrata tra Lhasa e Golmud poggia sulla superficie del permafrost, vale a dire suolo ghiacciato. La desertificazione, infatti, è il risultato dei cambiamenti climatici, ed in particolare del surriscaldamento del pianeta. Solo sull'altopiano tibetano, denunciano i ricercatori dell'Accademia delle scienze della Cina, negli ultimi tre anni la temperatura è cresciuta di oltre due gradi centigradi. Per cercare di evitare il peggio e arginare il problema, nelle aree interessate sono stati realizzati piccoli muri lungo il tracciato della ferrovia o sono stati posti grandi massi. Ciò per evitare che la sabbia ricopra le rotaie. Il problema dunque c'è e le autorità iniziano a non pensare che non sia cosa da poco. Anzi. «I risultati di laboratorio ci dicono che la desertificazione è un fenomeno difficile da rendere reversibile in tempi brevi», ricorda Qu Jianjun, ricercatore presso l'Accademia delle scienze della Cina. Questo significa che di questo passo «l'altopiano tibetano un giorno diventerà un luogo oggetto di tempeste di sabbia».
No comments:
Post a Comment