Il parlamento europeo a Bruxelles |
L'Unione europea scricchiola e rischia il collasso su stessa. Non una bella immagine, davvero. Ma è quella che offre la sede belga del Parlamento Ue, dove alcune delle travi di legno che sorreggono parte della copertura sono danneggiate. Per l'esattezza si tratta di tre travi dell'edificio Spaak, uno di quelli che forma l'organismo comunitario, proprio quello in cui si trova l'emiciclo. Da verifiche di routine sono emerse crede nelle travi che sorreggono il soffitto, e quindi la parte del Parlamento Ue interessata è stata dichiarata inagibile e quindi chiusa. Ovvie ragioni di sicurezza hanno indotto a precludere l'accesso a tutti, eccetto ai tecnici che ora saranno chiamati a valutare l'entità del danno e la gravità della situazione. Davvero un'immagine poco rassicurante, quasi a sintetizzare la delicatezza del momento. L'Ue e l'euro sono sotto attacco, e in borsa si specula sulla caduta delle moneta dell'Euro, evento che segnerebbe la fine del disegno comunitario. Il Parlamento europea che rischia di crollare è quindi una rappresentazione emblematica - speriamo non un presagio - della difficoltà di questa Ue, divisa al proprio interno e incerta sul da farsi per uscire da questa crisi senza fine.
Intanto con l'occasione i socialisti francesi ci riprovano: spostiamo i lavori a Strasburgo. La proposta è di Catherine Trautmann, capo delegazione del Ps/S&D, nata proprio a Strasburgo e sempre a Strasburgo eletta. «Ci minacce per l’emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles», per cui - dice - «il principio di precauzione ci obbliga a ipotizzare uno spostamento delle mini-plenarie a Strasburgo». Per la gioia di tutti, data la facilità con cui Strasburgo si raggiunge da Bruxelles: cinque ore di treno, o tre ore e mezzo usando l'aereo.
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