Tutti vedono la crisi come un problema economico, ma nessuno si accorge di come realmente si paga una crisi. Che ferisce più nell'orgoglio che nel portafogli.
l'e-dittoreale
Se quello che scrive LaPresse è veroc'è di che preoccuparsi. Se è vero che ci sono sempre più studentesse e sempre più casalinghe, se ci sono, quindi, sempre più donne costrette a prostituirsi per andare avanti, allora la situazione è più grave del previsto. Per più ragioni. In primo luogo perchè vuol dire che il nostro paese si sta sempre più impoverendo. In secondo luogo perchè si nasconde una certa presunta tenuta alla crisi dietro un velo di doppia vergogna, quella delle menzogna e del degrado umano e sociale. In terzo luogo perchè non si vede, e forse non si vuole vedere, una realtà tragica. Ancora, perchè si costringono donne - e quindi essere umani - all'umiliazione. A livello giuridico, si ledono i principi fondamentali e i diritti basilari dell'uomo. A livello sociale, si celebra il funerale del femminismo: quel grande movimento che ha saputo rivendicare come nessun altro i propri diritti e le proprie libertà, facendo sentire la propria voce e facendosi vedere compatte e numerose per le strade e le piazze, ormai non c'è più. Le superstiti e le eredi di quel movimento accettano passive e rassegnate la loro condizione, complice l'indifferenza di quel mondo maschile che dimostra quanto fosse stato amato quel movimento. Del resto si sa, l'uomo è sempre attratto dalla femminilità ma non dal femminismo.
Se quello che scrive la Presse è vero, abbiamo almeno sei motivi per cui essere preoccupati. Sei motivi che offrono un quadro desolante. Ma c'è un ulteriore motivo che certo non contribuisce ad essere sereni. La generale rassegnazione di un paese e di un popolo al declino. Che non è solo economico, ma soprattutto sociale e culturale. Quando in una società vengono meno i valori la società crolla, perchè non ci sono più leggi che sorreggono. E nessuno si spaventa più di nulla nè si scandalizza di niente. Tutto diventa permesso, ogni cosa diviene possibile. Ma una cosa del genere è davvero possibile? E' possibile avere donne costrette a prostituirsi perchè non c'è uno stato che le protegga? In democrazia è inammisile.
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Se quello che scrive LaPresse è veroc'è di che preoccuparsi. Se è vero che ci sono sempre più studentesse e sempre più casalinghe, se ci sono, quindi, sempre più donne costrette a prostituirsi per andare avanti, allora la situazione è più grave del previsto. Per più ragioni. In primo luogo perchè vuol dire che il nostro paese si sta sempre più impoverendo. In secondo luogo perchè si nasconde una certa presunta tenuta alla crisi dietro un velo di doppia vergogna, quella delle menzogna e del degrado umano e sociale. In terzo luogo perchè non si vede, e forse non si vuole vedere, una realtà tragica. Ancora, perchè si costringono donne - e quindi essere umani - all'umiliazione. A livello giuridico, si ledono i principi fondamentali e i diritti basilari dell'uomo. A livello sociale, si celebra il funerale del femminismo: quel grande movimento che ha saputo rivendicare come nessun altro i propri diritti e le proprie libertà, facendo sentire la propria voce e facendosi vedere compatte e numerose per le strade e le piazze, ormai non c'è più. Le superstiti e le eredi di quel movimento accettano passive e rassegnate la loro condizione, complice l'indifferenza di quel mondo maschile che dimostra quanto fosse stato amato quel movimento. Del resto si sa, l'uomo è sempre attratto dalla femminilità ma non dal femminismo.
Se quello che scrive la Presse è vero, abbiamo almeno sei motivi per cui essere preoccupati. Sei motivi che offrono un quadro desolante. Ma c'è un ulteriore motivo che certo non contribuisce ad essere sereni. La generale rassegnazione di un paese e di un popolo al declino. Che non è solo economico, ma soprattutto sociale e culturale. Quando in una società vengono meno i valori la società crolla, perchè non ci sono più leggi che sorreggono. E nessuno si spaventa più di nulla nè si scandalizza di niente. Tutto diventa permesso, ogni cosa diviene possibile. Ma una cosa del genere è davvero possibile? E' possibile avere donne costrette a prostituirsi perchè non c'è uno stato che le protegga? In democrazia è inammisile.
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