Thursday, 25 October 2012

Chiude Ford Genk, cresce Ford Valencia. E' la guerra dei poveri.

fonte foto: eunews
di Renato Giannetti (per eunews)

Stabilimenti che chiudono, aziende che delocalizzano, imprese che riconsiderano le proprie strategie: a pagare sono le persone che ci lavoravano, che dall’oggi al domani si ritrovano senza più niente o quasi. E’ la dinamica ormai sempre più diffusa di una crisi che continua a mordere. Ne sanno qualcosa in Belgio, dove Ford ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Genk, e la rete è piena di immagini dei lavoratori e delle lavoratrici disperati al momento del ricevimento della notizia. Fino a fine 2014 si continuerà a produrre i modelli Mondeo, S-Max e Galaxy nella provincia fiamminga del Limburgo, poi l’assemblaggio delle vetture sarà spostato nello stabilimento spagnolo di Almussafes, a Valencia.
Per il Belgio, che ha già assistito alla chiusura degli stabilimenti Renault e Opel a Vilvoorde e Anversa, è un duro colpo. La stampa nazionale si interroga: “Il Belgio è condannato alla de-industrializzazione?”, ha titolato recentemente Le Soir, quotidiano francofono di un paese da sempre diviso ma oggi unito dagli effetti della crisi. Solo a Genk l’operazione annunciata da Ford è destinata a lasciare profonde ferite economiche e sociali. Si stima che tra dipendenti dell’azienda (4.300) e indotto perderanno il proprio posto di lavoro qualcosa come 10.000 persone, in un vero e proprio terremoto che colpirà le famiglie di quella parte di Belgio ritenuta da tutti la più ricca del regno, ma oggi caduta in disgrazia, come molti in Europa e non solo. (leggi tutto)

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