Torno a fine ottobre, a togliere
questo dente che di uscirne proprio non ne vuole sapere. Il
calendario dei lavori comunitari lo consente: in quei dieci giorni,
se non ci si mettono vertici straordinari, non dovrebbe succedere
niente. Ma niente, dalla terra natia non arriva l'ok: non ci sono gli
esami necessari, e il tempo per farli qui non è sufficiente per
rientrare in tempo. Tutto rimandato. Sei e tre nove, torna alla
casella dodici. Un po' come il gioco dell'oca. Fa niente. Inspira,
respira, stai calmo: non è successo niente. Vado ad Amsterdam nel
fine settimana. Con un po' di fortuna avrò a disposizione anche
venerdì, dato che qui è festa e le agende che devo redigere per
l'agenzia le fanno uscire mercoledì. Niente da fare: la prima
influenza della stagione non dà scampo. Il fine settimana lo passerò
a casa, a riposarmi e curarmi. Inspira, respira, stai calmo: non è
niente. Devo fare la spesa: l'olio è finito e non me n'ero accorto,
o forse mi sono solo dimenticato di comprarlo la volta scorsa. Non
c'è problema. Con l'occasione prendo anche l'acqua, che sta finendo.
E anche lo shampoo, che volge al termine anch'esso. Tanto oggi non
piove. Come non detto: inizia a piovere che Dio la manda proprio ora
che mi sto infilando le scarpe. Inspira, respira, stai calmo: non fa
niente, uscirai solo più tardi. E' solo tutto rimandato. Ancora.
Inspira, respira, stai calmo. C'è del lavoro da fare, un po' di sano
arretrato che non guasta mai. Il giornale non va in stampa questa
settimana, ci si può portare avanti con il lavoro. Lavoro e spedisco
al capo. Macchè: internet non va, ancora una volta la rete domestica
fa i capricci. Inspira, respira, stai calmo: non è niente. Il pezzo
è pronto, lo puoi spedire lunedì dalla sala stampa. Ma c'è
quell'altro articolo da scrivere, quello richiesto dal direttore del
quotidiano on-line per il quale non puoi figurare, e lui il pezzo lo
vuole oggi. Chiamo per dirgli che ci sono dei problemi di rete,
capirà. La linea va e viene, anzi è già andata. Il campo è minato
e una mina salta, non si può parlare. Il braccio si muove, il
cellulare prende velocità e si schianta contro il muro, cadendo a
terra in pezzi. Inspira, respira, stai calmo. Controllati, doma la
rabbia. Non è niente. La linea tornerà, il telefono se si rompe lo
devi ricomprare e non ci sono i soldi per ricomprarlo.
Chiudi gli occhi, pensa alle cose
belle. Inspira, respira. Regolarizza il battito cardiaco, doma la
rabbia. Pensa alle cose belle. Invece no. La casa che fu di nonna,
dove volevo trasferirmi a vivere. Niente. Scadenza del contratto,
fine del lavoro. Niente soldi, niente autonomia, niente casa. Stai
fermo un turno e tira i dadi: il tuo programma è rimandato al
prossimo turno. Sei e tre nove, torna alla casella dodici. Non ho
chiesto nulla, è la Dire che mi ha più volte garantito che mi
riassumono. Spiacenti: mentre eri fermo un turno un altro giocatore
ha occupato la casella dove dovevi andare tu. Torna alla partenza.
Inspira, respira, stai calmo. Una nuova vita si apre. Bruxelles.
Inspira, respira. Conta fino a dieci. Uno, due, tre... butta fuori
l'aria e continua. Quattro, cinque, sei... Inspira, respira, stai
calmo. Continua a pensare alle cose belle. Gli amici che ti vogliono
bene... Non ci sono, sono lontani. Inspira, respira. Pensa alle cose
belle. La signorina S.... Fa male, ma fa parte del gioco, e nei
giochi si può anche perdere. Non fa niente, andrà meglio la
prossima volta. Inspira, respira, stai calmo. Mi iscrivo a francese,
studio una lingua. Niente da fare. Eurogruppo lunedì: stai fermo un
turno. Ecofin mercoledì: salti un'altra lezione. D'accordo, la
settimana prossima andrà bene, non ci sono impegni. Contrordine: c'è
l'influenza, perdi le lezioni di lunedì e mercoledì. Stai fermo due
turni. Inspira, respira, stai calmo. E' inutile ripensare a queste
cose. Questo è il passato. Pensa alle cose belle. La signorina F....
Casella 58, “lo scheletro”: paga dazio e torna al punto di
partenza. Inspira, respira, stai calmo. Fa parte del gioco, ma anche
questo è il passato. Pensa alle cose belle. Sì, vado a trovare
Lucilla e Petr a Praga: è tanto che non ci vediamo. Spiacenti: non
ci sono voli low-cost da Bruxelles. Sei e tre nove, torna alla
casella dodici: anche questo progetto salta. Controllati, ridi. No,
piango. Ma non posso: ho finito anche i fazzoletti e non ho di che
asciugarmi le lacrime. Li ho consumati con questo raffreddore. Non si
può nemmeno piangere... Inspira, respira, stai calmo. Conta fino a
dieci, controllati. Uno, due, tre, quattro...
Internet ha ripreso a funzionare.
Troppo tardi. Il pezzo oggi non me lo pubblicano. Forse domani. Stai
fermo un altro turno. Inspira, respira e pensa alle cose belle. Visto
che è tornata la connessione spedisco una mail ai miei amici
lontani. Niente da fare: la connessione è troppo lenta e il server
non ce la fa. Rimandare a lunedì. Rimandare. Rimandare. Stai fermo
un turno, torna alla casella dodici, paga dazio e ricomincia da capo.
Tira di nuovo i dadi. Inspira, respira, stai calmo. La vita è bella,
la vita è meravigliosa. Ripetilo: la vita è bella, la vita è
meravigliosa. Ma allora... perchè non c'è una cosa che vada per il
verso giusto? Inspira, respira, stai calmo. Trattiene le lacrime,
ridi. Perchè? Adesso i fazzoletti ce li ho.
No comments:
Post a Comment