Friday, 2 November 2012

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 Torno a fine ottobre, a togliere questo dente che di uscirne proprio non ne vuole sapere. Il calendario dei lavori comunitari lo consente: in quei dieci giorni, se non ci si mettono vertici straordinari, non dovrebbe succedere niente. Ma niente, dalla terra natia non arriva l'ok: non ci sono gli esami necessari, e il tempo per farli qui non è sufficiente per rientrare in tempo. Tutto rimandato. Sei e tre nove, torna alla casella dodici. Un po' come il gioco dell'oca. Fa niente. Inspira, respira, stai calmo: non è successo niente. Vado ad Amsterdam nel fine settimana. Con un po' di fortuna avrò a disposizione anche venerdì, dato che qui è festa e le agende che devo redigere per l'agenzia le fanno uscire mercoledì. Niente da fare: la prima influenza della stagione non dà scampo. Il fine settimana lo passerò a casa, a riposarmi e curarmi. Inspira, respira, stai calmo: non è niente. Devo fare la spesa: l'olio è finito e non me n'ero accorto, o forse mi sono solo dimenticato di comprarlo la volta scorsa. Non c'è problema. Con l'occasione prendo anche l'acqua, che sta finendo. E anche lo shampoo, che volge al termine anch'esso. Tanto oggi non piove. Come non detto: inizia a piovere che Dio la manda proprio ora che mi sto infilando le scarpe. Inspira, respira, stai calmo: non fa niente, uscirai solo più tardi. E' solo tutto rimandato. Ancora. Inspira, respira, stai calmo. C'è del lavoro da fare, un po' di sano arretrato che non guasta mai. Il giornale non va in stampa questa settimana, ci si può portare avanti con il lavoro. Lavoro e spedisco al capo. Macchè: internet non va, ancora una volta la rete domestica fa i capricci. Inspira, respira, stai calmo: non è niente. Il pezzo è pronto, lo puoi spedire lunedì dalla sala stampa. Ma c'è quell'altro articolo da scrivere, quello richiesto dal direttore del quotidiano on-line per il quale non puoi figurare, e lui il pezzo lo vuole oggi. Chiamo per dirgli che ci sono dei problemi di rete, capirà. La linea va e viene, anzi è già andata. Il campo è minato e una mina salta, non si può parlare. Il braccio si muove, il cellulare prende velocità e si schianta contro il muro, cadendo a terra in pezzi. Inspira, respira, stai calmo. Controllati, doma la rabbia. Non è niente. La linea tornerà, il telefono se si rompe lo devi ricomprare e non ci sono i soldi per ricomprarlo.
Chiudi gli occhi, pensa alle cose belle. Inspira, respira. Regolarizza il battito cardiaco, doma la rabbia. Pensa alle cose belle. Invece no. La casa che fu di nonna, dove volevo trasferirmi a vivere. Niente. Scadenza del contratto, fine del lavoro. Niente soldi, niente autonomia, niente casa. Stai fermo un turno e tira i dadi: il tuo programma è rimandato al prossimo turno. Sei e tre nove, torna alla casella dodici. Non ho chiesto nulla, è la Dire che mi ha più volte garantito che mi riassumono. Spiacenti: mentre eri fermo un turno un altro giocatore ha occupato la casella dove dovevi andare tu. Torna alla partenza. Inspira, respira, stai calmo. Una nuova vita si apre. Bruxelles. Inspira, respira. Conta fino a dieci. Uno, due, tre... butta fuori l'aria e continua. Quattro, cinque, sei... Inspira, respira, stai calmo. Continua a pensare alle cose belle. Gli amici che ti vogliono bene... Non ci sono, sono lontani. Inspira, respira. Pensa alle cose belle. La signorina S.... Fa male, ma fa parte del gioco, e nei giochi si può anche perdere. Non fa niente, andrà meglio la prossima volta. Inspira, respira, stai calmo. Mi iscrivo a francese, studio una lingua. Niente da fare. Eurogruppo lunedì: stai fermo un turno. Ecofin mercoledì: salti un'altra lezione. D'accordo, la settimana prossima andrà bene, non ci sono impegni. Contrordine: c'è l'influenza, perdi le lezioni di lunedì e mercoledì. Stai fermo due turni. Inspira, respira, stai calmo. E' inutile ripensare a queste cose. Questo è il passato. Pensa alle cose belle. La signorina F.... Casella 58, “lo scheletro”: paga dazio e torna al punto di partenza. Inspira, respira, stai calmo. Fa parte del gioco, ma anche questo è il passato. Pensa alle cose belle. Sì, vado a trovare Lucilla e Petr a Praga: è tanto che non ci vediamo. Spiacenti: non ci sono voli low-cost da Bruxelles. Sei e tre nove, torna alla casella dodici: anche questo progetto salta. Controllati, ridi. No, piango. Ma non posso: ho finito anche i fazzoletti e non ho di che asciugarmi le lacrime. Li ho consumati con questo raffreddore. Non si può nemmeno piangere... Inspira, respira, stai calmo. Conta fino a dieci, controllati. Uno, due, tre, quattro...
Internet ha ripreso a funzionare. Troppo tardi. Il pezzo oggi non me lo pubblicano. Forse domani. Stai fermo un altro turno. Inspira, respira e pensa alle cose belle. Visto che è tornata la connessione spedisco una mail ai miei amici lontani. Niente da fare: la connessione è troppo lenta e il server non ce la fa. Rimandare a lunedì. Rimandare. Rimandare. Stai fermo un turno, torna alla casella dodici, paga dazio e ricomincia da capo. Tira di nuovo i dadi. Inspira, respira, stai calmo. La vita è bella, la vita è meravigliosa. Ripetilo: la vita è bella, la vita è meravigliosa. Ma allora... perchè non c'è una cosa che vada per il verso giusto? Inspira, respira, stai calmo. Trattiene le lacrime, ridi. Perchè? Adesso i fazzoletti ce li ho.

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