di Emiliano Biaggio
In Italia è emergenza
disoccupazione. Negli ultimi anni sono stati persi posti di lavoro, e
per il futuro le cose non sembrano essere destinate a migliorare. Al
contrario, «nel 2014 sono previsti aumenti piuttosto significativi
nella disoccupazione». A tracciare questo quadro della situazione,
tutt'altro che rassicurante, lo Eu employment and social situationquarterly review, rapporto della Commissione sull'andamento
dell'occupazione e la situazione sociale in Europa. Diffuso nella sua
versione aggiornata a livello quadrimestrale, lo studio mette in
risalto – peraltro ben nota – l'emorragia occupazione del nostro
paese. In un anno – da novembre 2011 a novembre 2012 – il tasso
di disoccupazione è passato dal 9,3% all'11,1% (+1,8%) , con la
disoccupazione giovanile passata dal 32,1% al 37,1% (+5%). Non solo: negli
ultimi mesi (da luglio a novembre 2012) sono state licenziate 9.619
persone, anche a causa dei piani di ristrutturazione di Ilva (lo
studio Ue cita 1.942 disoccupati) e Intesa San Paolo (1.000). La
realtà italiana, spiega il documento della Commissione Ue, è
fortemente condizionata dall'andamento dell'economia nazionale, «ulteriormente deteriorata» in questi ultimi mesi.
A inizio 2012 il
presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha
inviato una lettera agli otto paesi membri con il più alto tasso di
disoccupazione giovanile, tra cui l'Italia (gli altri sono Grecia,
Irlanda, Lettonia, Lituania, Portogallo, Slovacchia, Spagna), per
informare dell'invio di squadre speciali (o action team) per lavorare
alla soluzione del problema. Un problema risolto, a quanto pare, solo
in parte. In pochi mesi – da gennaio a maggio – in Italia è
stato possibile trovare una collocazione nel mondo del lavoro 128.300
giovani, beneficiari dei 3,6 miliardi messi a disposizione
dall'Unione europea. Ma l'Ue da sola non può finanziare
l'occupazione giovanile, e spetta quindi agli stati membri. «La
situazione in atto richiede azioni in urgenti» in Italia come nel
resto dell'Unione europea, sottolinea lo studio. In attesa che gli
stati varino politiche anti-cicliche la Commissione presenterà «nelle prossime settimane» un pacchetto di investimenti per la
crescita e la coesione. Il pacchetto, anticipa Jonathan Todd,
portavoce del commissario europeo per l'Occupazione e gli Affari
sociali, Laszlo Andor, fornirà assistenza agli stati membri per
mobilitare «vaste quote» di capitale umano e «assicurare
l'inclusione sociale delle persone più svantaggiate».
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