Evoluzione del flusso turistico in Tibet. Foto People's daily |
E' record di turisti nella Regione autonoma tibetana (Tar, o Xizang), il cuore del Tibet storico. Nel 2012 i turisti - interni e stranieri - hanno raggiunto e superato la soglia dei dieci milioni (10,58, secondo i dati diffusi dall'Ufficio per il turismo della regione), per un incremento del 21,7% rispetto all'anno precedente. Un risultato ottenuto grazie alle campagne di promozione del governo e alle politiche di trasporto adottate in questi anni. La Cina ha sempre voluto fare di questa porzione di Tibet, centro del popolo e della cultura tibetana, un terra dove confondere le identità locali fino a farle scomparire. Promozione turistica e costruzione di linee di collegamento con il resto del paese sono le politiche di Pechino per soddisfare la voglia di stravolgere usi e costumi della popolazione tibetana - una minoranza, ormai, nella capitale Lhasa - e mostrare al mondo la faccia buona del regime, quella che promuove sviluppo e ricchezza. Solo nel 2012 i turisti hanno portato nello Xizang 12,65 miliardi di yuan (l'equivalente di circa due miliardi di dollari). Le autorità regionali e nazionali non spiegano a chi sono andati a questi introiti, ma è risaputo che ad avere il controllo della vita economica dello Xizang è l'etnia Han, mentre quella tibetana è esclusa da tutto. Quest'anno intanto nella regione sono stati aperti tre nuovi parchi naturali, nell'ambito della politica di promozione del territorio che mira ad avere 15 milioni di turisti l'anno a partire dal 2015.
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