Altre riflessioni, stavolta natalizie
C'è sempre un po' di malinconia quando finisce il Natale. Perchè termina il tempo di stare con i propri familiari e i propri amici più stretti, e perchè si dovrà attendere un anno per tornare a godere di certe atmosfere. Perchè si è atteso un anno intero per avere un nuovo Natale, per poi vederlo passare in un battibaleno: dura sempre troppo poco il Natale. E poi le feste si chiudono con l'arrivo di un nuovo anno, e c'è sempre un pizzico di nostalgia a pensare che abbiamo vissuto un altro anno della nostra vita. Diciamo la verità: c'è sempre un po' di malinconia quando finisce il Natale perchè a Natale si sta sempre bene, per questo dispiace che finisca. Ma in questo dopo-festa è forse ancor più malinconico, con questi alberi di Natale abbandonati per le strade. Le strade sono improvvisamente viali alberati da ciò che resta del Natale, alberi spogli della loro dignità più che dei loro addobbi. Alberi vivi, veri, non finti. Alberi la cui vita viene abbandonata e regalata agli eventi, quasi sempre gli uomini della nettezza urbana. C'è sempre un po' di malinconia quando finisce il Natale, perchè si capisce quanto l'essere umano tenda a dimenticare con estreme facilità e naturalità. Un desiderio cullato per giorni, forse per settimane, viene fatto svanire dopo che questo si è realizzato: di questo si tratta. Una volta appagata la voglia di dare sfogo ai propri capricci e alle proprie vanità tutto si tratta come se nulla fosse stato, in totale non curanza. Quale altro senso può avere, altrimenti, il volere a tutti i costi un albero di Natale per poi comprarlo - anche a prezzi non proprio economici - e ternelo dentro casa una decina di giorni o poco più? Il Natale è un vezzo per tutti senza che nessuno se ne renda conto, neppure quando è finito. Si vuole a tutti i costi l'albero nuovo e verde, per poi disfarsene dopo pochi giorni una volta esaurito il suo scopo. E' il cielo grigio di qui che rende cupi. Forse sono solo fantasie. Eppure il percorso di questi alberi lasciati per strada non è simile all'indole umana di dimenticarsi di tutto e tutti da un momento all'altro? O meglio, nel momento esatto in cui si ritiene soddisfatto il proprio interesse o non si ritiene più utile continuare ad avere determinati comportamenti. C'è sempre un po' di malinconia quando finisce il Natale. Perchè si sta bene, e forse perchè viene messa a nudo l'umana ipocrisia dell'uomo.
C'è sempre un po' di malinconia quando finisce il Natale. Perchè termina il tempo di stare con i propri familiari e i propri amici più stretti, e perchè si dovrà attendere un anno per tornare a godere di certe atmosfere. Perchè si è atteso un anno intero per avere un nuovo Natale, per poi vederlo passare in un battibaleno: dura sempre troppo poco il Natale. E poi le feste si chiudono con l'arrivo di un nuovo anno, e c'è sempre un pizzico di nostalgia a pensare che abbiamo vissuto un altro anno della nostra vita. Diciamo la verità: c'è sempre un po' di malinconia quando finisce il Natale perchè a Natale si sta sempre bene, per questo dispiace che finisca. Ma in questo dopo-festa è forse ancor più malinconico, con questi alberi di Natale abbandonati per le strade. Le strade sono improvvisamente viali alberati da ciò che resta del Natale, alberi spogli della loro dignità più che dei loro addobbi. Alberi vivi, veri, non finti. Alberi la cui vita viene abbandonata e regalata agli eventi, quasi sempre gli uomini della nettezza urbana. C'è sempre un po' di malinconia quando finisce il Natale, perchè si capisce quanto l'essere umano tenda a dimenticare con estreme facilità e naturalità. Un desiderio cullato per giorni, forse per settimane, viene fatto svanire dopo che questo si è realizzato: di questo si tratta. Una volta appagata la voglia di dare sfogo ai propri capricci e alle proprie vanità tutto si tratta come se nulla fosse stato, in totale non curanza. Quale altro senso può avere, altrimenti, il volere a tutti i costi un albero di Natale per poi comprarlo - anche a prezzi non proprio economici - e ternelo dentro casa una decina di giorni o poco più? Il Natale è un vezzo per tutti senza che nessuno se ne renda conto, neppure quando è finito. Si vuole a tutti i costi l'albero nuovo e verde, per poi disfarsene dopo pochi giorni una volta esaurito il suo scopo. E' il cielo grigio di qui che rende cupi. Forse sono solo fantasie. Eppure il percorso di questi alberi lasciati per strada non è simile all'indole umana di dimenticarsi di tutto e tutti da un momento all'altro? O meglio, nel momento esatto in cui si ritiene soddisfatto il proprio interesse o non si ritiene più utile continuare ad avere determinati comportamenti. C'è sempre un po' di malinconia quando finisce il Natale. Perchè si sta bene, e forse perchè viene messa a nudo l'umana ipocrisia dell'uomo.
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