Kim Jong-un |
La Corea del Nord continua nella sua corsa agli armamenti atomici. Il regime di Kim Jong-un ha effettuato il terzo test nucleare sotterraneo, portato a termine «con successo e in maniera sicura», come riferito dallo stesso governo di Pyongyang. Un annuncio che torna a far crescere la tensione nella regione e nel mondo. Per la prima volta nella storia la Cina, paese da sempre alleato della Corea del Nord, ha convocato l'ambasciatore del paese confinante per condannare la politica nucleare della giunta militare nordcoreana e il test sottorraneo, condotto in prossimità delle frontiera cinese. Un esperimento che ha provocato un sisma di magnitudo di cinque gradi e che lascia supporre che la Corea del nord abbia testato un ordigno di diversi chilotoni. Il governo di Pyongyang sostiene si tratti di esperimenti per arsenale di natura difensiva. «Questo test nucleare è un’ulteriore e sfacciata sfida al regime di non proliferazione globale e una grave minaccia sia per una pace duratura nella penisola coreana e che per la sicurezza regionale e internazionale», la reazione dell'Europa affidata all’Alto rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, Catherine Ashton. Di «atto irresponsabile» parla invece la Nato, mentre il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha convocato d’urgenza un incontro per delle «consultazioni informali», ma sono previste reazioni al test nordcoreano. Si cerca di capire come arginare la minaccia del paese. Pyongyang l'aveva promesso, e ora quella promessa la sta mantenendo: nuove sanzioni erano state comminate a carico del paese dopo il lancio in orbita del satellite per usi civili condotto con missili a lungo raggio, e la Corea del Nord aveva promesso immediate risposte a tali sanzioni. «I satelliti e i missili a lunga gittata che noi continueremo a lanciare e i test nucleari di alto livello che faremo sono rivolti al nostro nemico giurato, gli Stati Uniti», aveva annunciato la Commissione di difesa nazionale nordcoreana. «La disputa con gli Stati Uniti si risolve con la forza, non con le parole».
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