Sunday, 28 April 2013

bLOGBOOK - Mechelen, ancora una volta

Mechelen, ancora una volta

Probabilmente l'ho già detto e quindi mi ripeterò, ma Mechelen è davvero piacevole. Sarà per questo che la trovo incantevole. O forse perchè non ci vivo e ci vengo solo nel tempo libero, che pure è una spiegazione. Perchè per quanto ne so Mechelen è perfetta come luogo per visite di un giorno, di tanto in tanto. Ha molte cose dei Paesi Bassi: la lingua, il fiume (quello di Mechelen è il Dijle) con i canali, i ponti, l'elevata quantità di biciclette, le stradine che si aprono lungo la vie principali, i locali interessanti nascosti all'interno, i classici posti che devi già sapere che ci sono altrimenti non li troverai mai. Ha un centro storico circondato dai canali, larghi  e profondi a sufficienza da essere percorsi in barca. Mechelen ha in realtà molte cose in comune col Belgio, i Paesi Bassi, e il nord Europa, ma sono io che proietto qui tante analogie, forse anche forzate, con una parte del mio passato. Il presente è una viva e tranquilla cittadina del nord, con scorci caratteristici, passeggiate rilassanti e per l'occasione persino un festival musicale, uno dei tanti organizzati in questo paese incredibilmente fertile per gli eventi culturali. La passeggiata lungo il canale permette di curiosare tra le case che si affacciano sull'acqua, tra edifici antichi e moderni che - forse complice il sole - fanno venire voglia di trasferirsi a vivere da queste parti. Fantasie, sicuramente. Idee perse tra i mille e più sogni ad occhi aperti, voli immaginari tra le diverse dimensione del mondo irreale, come irreale fa sembrare tutto il giardino botanico della città. Risale addirittura al medioevo, ed era di proprietà del comandante van Pitzemburg, dell'ordine cavalleresco del posto. Così com'è oggi lo divenne solo nel XIX secolo, quando la società reale d'ortocultura ne fece un parco sul modello di quelli inglesi, aperto al pubblico solo dopo la seconda guerra mondiale. Oggi è uno dei punti di ritrovo per quanti vogliono godersi giornate traquille e rilassanti. C'è l'area giochi per i bambini, la pedana per i concerti e le danze, c'è l'area fatta solo di panchine e siepi. Tutto questo è nel cuore della città, a due passi dalle brulicanti vie dello shopping, dai vicoli dove risuonano l'umano brusio e la musica diffusa dagli altoparlanti. 
 Mechelen è una città di provincia, con tutto ciò che provincia può significare. Ma è semplice da raggiungere, e piacevole da attraversare. La piazza grande assolata è ancor più affascinante, soprattutto ora che sono terminati i lavori in prossimità del campanile. Strada e piazza sono rimesse a nuovo: al posto del cantiere che ricordavo pochi mesi fa, ci sono una via acciottolata e un parchetto incastonato tra le case e la chiesa. E' un parchetto diviso dal resto della piazza grazie alla torre, che crea due diversi spazi da vivere e dove abbandonarsi.

Mechelen
Di nuovo a Mechelen


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