Wednesday 24 July 2013

bLOGBOOK

Di giorno non si respira, di notte si è costretti a dormire con le finestre aperte. Si cammina per le strade e i vestiti restano attaccati al corpo. Si suda. Incredibile, se si pensa a Bruxelles. L'estate, chissà come, esiste anche a queste latitudini. Si indossano vestiti mai usati con così tanta frequenza, si calzano scarpe generalmente mai viste ai piedi delle persone che popolano questa città. L'odore di creme solari è forse più persistente dell'inconfondibile scia di fritto, e il rossore dei visi e dei corpi colora inaspettamente un luogo e un popolo abituati a ben altre atmosfere. La grigia cortina che sovrasta la città è oggi un cielo azzuro limpido, e l'argomento di conversazione sono le temperature che non ti aspetti, che solitamente si desiderano almeno finchè non ci si deve fare i conti. Visto così il Belgio è un paese normalmente mediterraneo, se non fosse che si specchia sul mar del Nord. La vita è un interminabile pic-nic, un continuo adagiarsi sui manti erbosi dei parchi, incredibilmente ingialliti dal sole e a tratti secchi per un clima torrido che poco ha a che fare con il regno da pochi giorni consegnato al nuovo sovrano. Si scopre la piacevolezza di una città per resa dal tempo per troppo tempo inospitale, e non si capisce più se le esperienze passate furono la regola o l'eccezione. Il mare è la meta di tutti, per un esodo pendolare di fine settimana che si ripete con regolare cadenza da troppi week-end per poterli contare. Suona strano a scrivere, suona inverosimile a dovero raccontare, risulta incredibilmente meraviglioso a viverlo. Per quanti estate è sinonimo di sole e caldo, quella che riscalda Bruxelles non è che la prima estate che precede le meritate vacanze, una prova generale per il riposo extra-urbano già sopraggiunto per molti ma ancora atteso da tanti altri. Come d'incanto, all'improvviso, si percepisce una città come una delle più belle dove trascorrere la propria esistenza. Se fosse sempre così, argomenterà certamente qualcuno. Già. E allora non svegliamoci, e continuiamo a vivere, finchè si può, questo sogno di mezza estate.

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