Wednesday, 4 September 2013

Come si vive a Bruxelles?

È una domanda che viene posta spesso, da chi ha in programma un trasferimento a Bruxelles, ed è una domanda a cui non è facile rispondere, perché ognuno vive la propria Bruxelles, con le proprie aspettative, compromessi, abitudini, con il proprio carattere ed il proprio bagaglio culturale, esperienze lavorative, connessioni sociali. C'è una Bruxelles per tutti, ma non è detto che tutti la trovino.

Bruxelles, la Grand place
fonte: forse per caso a Bruxelles

Chi si lamenta di Bruxelles cade sempre su almeno uno dei classici argomenti:
- la città è sporca: vero, soprattutto in centro, i trasporti, le strade. Dipende molto dalle zone che si frequentano, ma il primo impatto è sempre un po' impressionante, più che altro per le attese e lo stereotipo di città del nord pulita e perfetta.
- la burocrazia è assurda: vero, ma è il Belgio in quanto stato ad essere complesso, spesso surreale, incastrato in un politicamente corretto perenne tra francofoni e fiamminghi e nella decentralizzazione di diversi poteri. L'Europa, seppur qui rappresentata con istituzioni e bandiere, è ancora un progetto molto lontano e la burocrazia e le tempistiche che affronterete ve lo confermeranno.
- la città è un continuo cantiere: vero, ma dovrebbe essere una cosa positiva, vuol dire che le cose si muovono, cambiano, si adattano. Ovviamente anche qui i cantieri durano tanto, spesso troppo, e nel frattempo bisogna conviverci.
- la microcriminalità impazza: vero secondo le statistiche recenti, e sono molti gli amici o conoscenti che hanno subito almeno una volta uno scippo, un finestrino della macchina sfondato, un furto in appartamento. Bisogna fare attenzione, anche nelle strade più alla moda potrebbero sempre strapparvi il telefono dalle mani e scappare. È una delle conseguenze negative del boom demografico degli ultimi anni. Per fortuna non riguarda tutti, personalmente in 4 anni non ho nulla da denunciare e non mi sono mai sentito in pericolo.
- il traffico è asfissiante: vero secondo le statistiche, che riportano Bruxelles tra le città più imbottigliate d'Europa, ma probabilmente vi riguarderebbe solo nel caso in cui doveste prendere il ring ogni giorno. I problemi di parcheggio poi sono quelli tipici di ogni città. E bisogna abituarsi alla santa precedenza a destra, sempre.
- il cielo è sempre grigio: siamo nel nord Europa, di cosa ci meravigliamo? Sebbene se ne parli sempre però, la pioggia non la fa da padrona, a Bruxelles piove relativamente poco. Il cielo però ha spesso quel grigiore che può influire sul morale. Quando i cambiamenti climatici porteranno il sole perpetuo anche qui, ci si lamenterà del troppo caldo (che rende la città appiccicosa e maleodorante, per la sua alta umidità e per la naturale inadeguatezza infrastrutturale).
- i belgi sono razzisti: chi lo dice è un tacchino, tutto qui.

Chi invece elogia la città vi parlerà sicuramente di almeno uno dei suoi punti forti:
- Bruxelles è viva: festival, concerti, manifestazioni d'ogni genere sono all'ordine del giorno: le mille organizzazioni europee ed internazionali, il mix culturale e le varie comunità della città generano una maratona continua d'eventi, di iniziative, per ogni tipo di pubblico. Annoiarsi è davvero difficile.
- Bruxelles è internazionale: probabilmente non ci sono altre città in Europa dalle stesse dimensioni e lo stesso livello internazionale di Bruxelles, un concentrato di multiculturalismo dovuto sì alla presenza delle istituzioni europee, ma anche alla NATO, al passato coloniale in Congo, alla lingua che richiama molti dai paesi nord africani, alla posizione geografica vantaggiosa, creando una torre di babele, un mix incredibile ed una diversità apprezzata da molti come ricchezza unica.
- Bruxelles è mediterranea: sebbene situata nel nord Europa, la città ha molto di mediterraneo, con i suoi pro e contro ovviamente. Ma i suoi mercatini multicolore, le sue piazze popolose, le terrazze incuranti del tempo e la vita che s'incontra per strada, ricordano a tutti gli effetti altre latitudini.
- Bruxelles è un villaggio: le dimensioni ridotte ed il sottoinsieme di città che alla fine ci si ritrova a frequentare, rendono Bruxelles un villaggio dove incontrerete spesso per strade facce conosciute, amici, colleghi, aiutandovi a sentire più parte del tessuto urbano, riducendo tempistiche di spostamenti ed incontri, sapendo di essere sempre a non più di 10 minuti di taxi da casa.
- Bruxelles è verde: più di 30 parchi sparsi per tutta la città (tra le più verdi d'Europa), molti spesso da scoprire, polmoni urbani che accolgono sportivi, lettori, famiglie, eventi ed attività, che si trasformano in spiagge estive e perfetti luoghi d'incontro per socializzare e ricaricarsi.
- Bruxelles offre opportunità: tantissime, grazie alle istituzioni ed enti, aziende internazionali presenti. Ma c'è anche tanta competitività, di persone qualificate che arrivano da tutta Europa pronte a farsi valere. Bisogna essere preparati e motivati. E provarci.
- Bruxelles è al centro di tutto: a metà strada tra Parigi ed Amsterdam, tra Londra e Francoforte, tutto è a poche ore di treno o di macchina, offrendo fughe rilassanti a portata di fine settimana.

Difficile descrivere tutto ed in modo verghiano. Nessuno vi dirà mai come voi vivrete in una città, perché nessun altro è voi. Chi valora o si ritrova in diversi punti forti, dimentica, si adatta, assorbe più facilmente quelli lamentabili; chi invece cade nella spirale dei lamenti, ignora, sminuisce, critica quelli positivi o semplicemente non li ritiene abbastanza consistenti per giustificare la propria permanenza. Come in tutte le città, sono scelte, tutta questione di compromessi e bilanciamenti personali. E siccome la vostra felicità dipende soprattutto dal posto in cui vivete, compromessi e bilanciamenti sono vitali per il vostro sorriso.
Ah, e Bruxelles è anche italiana, tanto, forse troppo, punto forte per alcuni o lamento per altri, l'importante è non prendere troppo sul serio la propria nazionalità. Soprattutto a Bruxelles.

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