Obiettivi definiti e alleanze già delineate. Pronti a tirare i dadi per il Medio Oriente.
di Emiliano Biaggio
Nel grande meccanismo delle alleanze il mondo gioca la sua partita di risiko. Il blocco occidentale ha come obiettivo la sconfitta dei regimi che usano - così almeno sembrerebbe - armi chimiche: undici membri del G-20 (Australia, Canada, Francia, Italia, Giappone, Corea del Sud, Arabia Saudita, Spagna, Turchia e Stati Uniti, più la Spagna invitato permanente al G20) hanno stretto alleanza contro la Siria di Bashar al-Assad, gli Stati Uniti hanno iniziato l'evacuazione dell'ambasciata in Libano e del consolato in Turchia (richiamato il personale «non essenziale») e invitato i cittadini americani a non recarsi in viaggio in questi due paesi, azioni che solitamente preludono a un intervento militare. Russia e Iran si schierano con la Siria: in caso di aggressione Mosca è pronta a fornire armi e soldi, Teheran minaccia di colpire le sedi diplomatiche statunitensi in Iraq e in altri punti sensibili della regione. La Cina si schiera coi russo-iraniani (che vogliono mantenere lo status quo in Medio Oriente), anche se per ora non sembra intenzionata ad un eventuale partecipazione del possibile conflitto. Brasile e Israele per il momento si dichiarano neutrali, ma lo Stato ebraico è in stato di allerta e in caso di coinvolgimento in un conflitto entrebbero al fianco dell'occidente. L'Europa è divisa e indecisa sul da farsi. Gli Stati Uniti vogliono attaccare, e attende di sapere se potrà contare sull'aiuto degli alleati. Intanto martedì il presidente Usa Barack Obama parlerà alla nazione: annuncerà che attacca il Medio Oriente con tre?
Ecco le forze in campo (sottolineati i paesi con armi nucleari):
Alleanza anti-siriana: Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone, Corea del Sud, Arabia Saudita, Turchia, Francia, Italia e Spagna (per ora intenzionati ad attaccare Stati Uniti e Francia).
Alleanza pro-siriana: Russia, Iran, Cina.
Motivo del conflitto: il controllo della Siria
Area del conflitto: Medio Oriente (principale campo di battaglia la Siria, ma si rischio di un allargamento del conflitto anche a Libano e Iraq oltre che ai paesi dei due schieramenti).
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