Tuesday, 1 October 2013

bLOGBOOK


Ricominciare. Ricominciare non è mai facile, e quando dico che non è mai facile intendo dire che nessuno vorrebbe mai ricominciare. Intanto perchè se si deve ricominciare è perchè c'è qualcosa che è finito, e i finali non piacciono mai a nessuno. Prendete il cinema: c'è mai qualcuno che vorrebbe che la pellicola finisse? Anche quando il film è tutt'altro che dei migliori non si vorrebbe mai che finisse la storia, perchè fuori, oltre quella sala e quelle mura, c'è la vita. La vita vera. E' di questo che stiamo parlando: della vita. E' facile ricominciare un gioco, o che sò, un libro che è piaciuto particolarmente: ma la vita non è mica un gioco! E nemmeno un libro! Troppi giocatori per una piccola competizione, e troppe pagine da scrivere per poter contenere un'esistenza. Che poi un'esistenza non è fatta mica dall'unica persona cui quell'esistenza appartiene. Per questo è così difficile la vita. E ricominciarla, poi... Eppure a pensarci bene non c'è uomo o donna o giovane o anziano che non abbia riniziato daccapo almeno una volta. Una storia d'amore, un'esperienza professionale, un viaggio con biglietto solo andata: non c'è persona a questo mondo che non abbia mai dovuto ripartire. Da zero o da un po' più in là non fa differenza, perchè comunque sia andata la nostra esperienza interrotta, comunque è interrotta. Questo a livello pratico. Perchè a ben vedere, se ci pensa un attimo, una bella differenza c'è: chi deve ripartire da zero è più fortunato. Sì, fortunato! Avete capito proprio bene! Fortunato. Perchè chi deve ricominciare tutto daccapo non ha nulla da perdere, può soltanto andare avanti. E' chi si ferma a metà strada che avrà problemi, o chi sa di aver mancato di poco il capolinea. Già, il capolinea. Quando si deve ricominciare questa è la parola ricorrente nella mente di chiunque. "Capolinea". Come dire che più avanti non si va. E grazie, è un capolinea. No il significato vero di "capolinea", quello che si prova più di quello che si conosce, è si torna indietro. E' come quando state su un autobus o una metropolitana: si è lì che si viaggia e un certo punto una voce vi dice "si scende". Come?, fate voi. "Si scende". Ma come... "Sì, sì, avete capito bene. Si scende. E ora andatevene. Se proprio volete continuare a viaggiare in tram prendete l'altro treno e tornate indietro". Questo ve lo dice il conducente, ma nell'esempio, perchè nella vita reale a far scendere dal tram sono partner e datori di lavoro. Ah, l'amore. Quando un cuore si spezza e una relazione finisce, ricominciare non è più possibile. Sembra la morte. E per certi versi lo è. Ma non c'è niente da fare: quando è finita esistono solo i ricordi, e non c'è più alcun futuro. La perdita del posto di lavoro non dà tutte queste sofferenze: si sa che prima o poi qualche fonte di reddito si trova, ma quella donna o quell'uomo non ve li ridarà mai nessuno. Nessuno. Si ricomincia tutto, si riparte da dove si era prima, solo che nel frattempo ci si è scordati com'era prima. Com'era tutto, intendo. Le abitudini, gli svaghi... Beh, sono certo che capirete. E ve lo auguro di cuore, perchè altrimenti sarete come quelli che non sanno vedere l'opportunità che gli offre dil dover ricominciare. Ripartire da zero o da un poco più in là è diverso solo a livello mentale. Solo? Ho detto solo? Ma vi pare poco? E' tutto! Avere testa è fondamentale, non perderla ancora di più. Prendiamo il lavoro: quando improvvisamente ci si ritrova a dover riaggiornare la propria storia professionale, ecco che veniamo assaliti dai più nefasti pensieri. D'accordo, nessuno vorrebbe mai rimettere mano alla propria storia, ma studiarla è l'unico modo per non avere rimpianti. Vedere quanto si è fatto nell'arco di una vita e averlo tra le mani è la prova di sè. Direte: "accidenti quante cose ho fatto". E sono pronto a scommettere che alcune neanche non ve le ricordevate. E dopo aver riso e sorriso al ricordo di ciò, scatterà, inevitabile la domanda: come mai sono così tante le cose fatte? Il segreto è non curarsi della risposta. Ci sono scelte che altri compiono per noi, è inevitabile. E' in questi casi che ricominciare non è facile. Ma cambierebbe poco: comunque quello che è stato non conta più. 

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