Wednesday, 27 November 2013

«Cancellare la povertà costa 7 miliardi l'anno»

Giovannini: in Italia occorrono 1,5 miliardi solo per ridurre del 50% l'indigenza di chi si trova in assoluta miseria.

Enrico Giovannini
di Emiliano Biaggio

La crisi ha un costo, e ormai sempre più elevato. In Italia sono cinque milioni i poveri, secondo l'Istat. Il numero, rileva l'istituto di statistica, è raddoppiato dal 2007 al 2012. Cosa vuol dire lo spiega il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. «Per azzerare la povertà in Italia abbiamo bisogno di sei-sette miliardi di euro l'anno, una cifra molto consistente». E che, lascia intendere, il paese in questo momento non può coprire. «Per portare i poveri al 50% della soglia di povertà di miliardi ne abbiamo bisogno di 1,5 all'anno», evidenzia Giovannini in occasione alla 3° Convention europea contro la povertà e l'esclusione sociale. Ridurre il livello di indigenza costa meno, e per questo al momento la strada più percorribile. Anche perchè «senza una ripresa economica forte, consistente e persistente, e senza un riassorbimento della disoccupazione, la povertà non potrà essere alleviate solo con strumenti di trasferimento monetario». Per questa ragione, aggiunge Giovannini, «questo governo ha inserito nella legge di stabilità misure per stimolare la crescita e l'occupazione». Quello che l'Italia può fare il paese è poco, data la situazione. «Dobbiamo dare speranza». Poi dopo tutto il resto.

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