fonte foto: The Guardian |
La pace in Medio Oriente passa anche per l'Europa. L'Ue ha messo sul piatto un pacchetto di incentivi economico-commerciali per far gola a israeliani e palestinesi: in cambio di un accordo di pace e una convivenza pacifica all'interno di una soluzione a due stati si è pronti a fare dei due soggetti dei partner privilegiati. E' l'ultimo atto, tanto nuovo quanto disperato, di una vicenda che troppe volte è stata vicina a una conclusione senza mai giungervi. Oggi l'Europa forza la mano e tenta la via della contropartita economica. «Nel caso di un accordo finale l'Unione europea concederà a Israele e al futuro stato palestinese una speciale partnership privilegiata comprendente un più ampio accesso al mercato europeo, maggiori legami scientifici, agevolazioni commerciali e per gli investimenti». E' una dichiarazione ufficiale, messa nero su bianco, appositamente redatta dai ministri degli Esteri dei ventotto membri dell'Ue per sbloccare le trattative. Si tratta dell'offerta di «un pacchetto economico e di sicurezza senza precedenti a entrambe le parti», sottolineano i ministri europei. Se israeliani e palestinesi intendono beneficiare di tale proposta le due parti in causa dovranno pervenire a un accordo definitivo e «duraturo». Questo implica per lo stato ebraico lo stop alla realizzazione di insediamenti, «che sono illegali per il diritto internazionale e costituiscono un ostacolo alla pace», mentre per l'Anp vuol dire astenersi dall'incitare alla violenza nei territori occupati.
No comments:
Post a Comment