Thursday, 14 May 2009

Immigrazione. Cosa pensa l'Italia e cosa pensano dell'Italia


di Emiliano Biaggio


“Es increible! si fuese italiano, me daría verguenza tener un presidente asi... que pena”! (E’ incredibile! Se fossi italiano mi vergognerei di avere un premier del genere). Oppure: “Espero que España no tome como ejemplo las políticas de Berlusconi o Zarkozy”… (Spero che la Spagna non prenda esempio dalla politica di Berlusconi o Sarkozy). E ancora: “Que esperan los italianos para destituir a este hombre carente de valores. Es la verguenza de Italia, estamos regresando al medievo” (Che aspettano gli italiani a liberarsi di quest’uomo così povero di valori? E’ la vergogna dell’Italia, stiamo ritornando al Medioevo). Sono solo alcune delle reazioni che in Spagna ha suscitato il ddl Sicurezza, quello che, tra le altre cosa, trasforma l’immigrazione clandestina in reato e autorizza le ronde. Da noi i provvedimenti sono stati accolti con entusiasmo, con lo stesso Silvio Berlusconi- il premier di cui gli spagnoli si vergognerebbero se fossero italiani- che si dice “soddisfatto per l’approvazione di una legge lungamente approfondita e assolutamente necessaria”. Sarà, eppure anche oltre Manica la politica italiana in tema di immigrazione fa discutere, e divide l’opinione pubblica britannica: i lettori del The Times da una parte affermano che “if the uk was allowed free speech 89% of the population would agree with the italian PM” (se alla Gran Bretagna fosse consentito di esprimersi l’89% della popolazione sarebbe d’accordo con il premier italiano), ma dall’altra invitano a non generalizzare: “There's a difference between controlling immigration, which all states must do, and supporting the idea of an ethnically pure society, which is another worrying symptom of Italy's slow slide towards something resembling fascism” (C’è una differenza tra il controllo dell’immigrazione- che pure uno stato deve fare- e sostenere l’idea di una società etnica pura, che è un preoccupante sintomo della lenta ricaduta dell’Italia verso il fascismo”). Insomma, all’estero non ci vanno troppo per il sottile: ci danno dei fascisti e dei medievalisti che dovrebbero vergognarsi. Solo che noi siamo fieri di esserlo. E questo è un problema per un paese democratico come il nostro. O no?

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