Monday, 14 September 2009

Guida delle compagnie petrolifere (Q-SA)

Petrolio in ogni continente, con compagnie che trivellano da oltre un secolo e che continueranno a farlo per molto tempo. Questo, in sintesi, il quadro dell'industria petrolifera, che sul mercato vanta la presenza di più Paesi e più soggetti operanti. Ecco, dalla A alla Z, la guida le principali compagnie petrolifere internazionali. di Ugo Guarnacci ed Emiliano Biaggio

QP: la Qatar Petroleum è la compagnia nazionale del Qatar, fondata dal governo nel 1974 ed incaricata di gestire le risorse energetiche del paese. Dopo la prima guerra mondiale e con la caduta dell’Impero Ottomano, il Qatar entrò nella sfera d'influenza della Gran Bretagna e, di conseguenza, la prima concessione petrolifera sul territorio dell'emirato venne affidata, nel 1935, all’Anglo Persian Oil (APOC), la compagnia da cui poi sarebbe nata la BP. APOC creò, come sua controllata, la Petroleum Development Qatar Ltd., affidandole la conduzione delle attività di ricerca ed estrazione del greggio. La nazionalizzazione della società ebbe luogo un anno dopo il primo shock petrolifero del 1973, in quanto il governo di Doha era intenzionato ad acquisire pieno potere nello sfruttamento dei propri giacimenti. Oggi è attiva nelcampo dell'estrazione, della raffinazione e della vendita del petrolio. Oltre a essere la principale azienda petrolifera dell'emirato, la Qatar Petroleum è la principale azienda nazionale: il 60% del Pil del Qatar è prodotto dalle attività della QP. La compagnia ha sviluppato un'importante rete anche nel settore del gas: QP ha lavorato e tutt'ora lavora al progetto "Dolphin gas", che intende unire le reti di gasdotti di Qatar, Oman ed Emirati arabi. Presidente della compagnia è il ministro per l'Energia e l'industria nonchè vicepremier, attualmente Abdullah Bin Hamad Al-Attiyah. Nonostante sia un’impresa statale di fama internazione, la Qatar Petroleum può anche essere descritta come un’azienda “familiare”, dal momento che, nella holding, le posizioni direttive sono occupate principalmente dai membri della famiglia reale degli al-Thani.

REPSOL YPF: acronimo di Refineria de Petróleos de Escombreras Oil - Yacimientos Petrolíferos Fiscales, è una società spagnola attiva nei settori del petrolio e del gas naturale, con interessi in 30 paesi. L’azienda è nata nel 1999 dall’acquisizione dell’argentina YPF da parte dell’iberica Repsol, diventata a qul punto una amultinazionale. REPSOL è stata fondata in Spagna, nel 1986, prendendo origine dall’Instituto Nacional de Hidrocarboros (INH), un organismo costituito, a sua volta, nel 1981 - dopo la firma dei Patti della Moncloa (1977) - con l’intento di riorganizzare il settore energetico nel quadro più ampio di una nuova stagione politica ed economica. Nel 1997, completato il piano di privatizzazione, Repsol ha cessato di essere una compagnia di proprietà dello Stato e, due anni dopo, ha assunto il pieno controllo dell’impresa argentina YPF (di cui deteneva il 15% già nel 1998). Yacimientos Petrolíferos Fiscales (YPF) venne creata nel 1922, sotto il governo di Hipólito Yrigoyen, e fu la prima azienda statale a nascere fuori dall’ex URSS. Attualmente REPSOL YPF vanta più di 37.000 dipendenti in tutto il mondo, e conta oltre 250 filiali. Attiva nei campi di esplorazione, estrazione, raffinazione, trasporto e commercializzazione di petrtolio e gas, secondo la rivista Fortune è la quindicesima azienda di raffinazione del petrolio al mondo. E' prima, in termini di fatturato, tra tutte le compagnie energetiche dell'intera area di lingua spagnola (Europa e Americhe). E' al centro delle critiche delle associazioni per i diritti umani, che accusano di "svendere" lo stato e la popolazione Sahrawi in cambio dei giacimenti al largo delle coste del Sahara Occidentale. Il governo marocchino ha riconosciuto alla compagnia i diritti di esplorazione ed estrazione in cambio del riconoscimento spagnolo dell'autorità del governo di Rabat sul territorio dell'ex colonia spagnola.

SAUDI ARAMCO: è la compagnia nazionale dell'Arabia saudita. La storia della Saudi Aramco comincia il 29 maggio 1933, quando il governo saudita firmò un accordo di concessione petrolifera con la Standard Oil of California (Socal), che permise all’impresa di effettuare delle prospezioni sul territorio. Non avendo ottenuto alcun successo, nel 1934 la Socal trasferì il 50% della concessione ad una delle sue filiali, la California Arabian Standard Oil, e la parte restante fu acquistata dalla Texas Oil Company. Dopo quattro lunghi anni di ricerca infruttuosa del greggio, nel 1938 venne scoperto il primo giacimento, denominato “Dammam numero 7”. Nel 1944, il nome della società che opera in Arabia viene cambiato in Aramco (Arabian American Oil Company) e, due anni dopo, con l’intento di aumentare il capitale d’investimento dell’impresa, due nuovi partner acquisirono quote azionarie: la Standard Oil of New Jersey e la Socony Vacuum. Ad entrambe le compagnie venne offerta la medesima parte, pari al 25% delle azioni. Tuttavia, la Socony Vacuum, più cauta rispetto alla Standard Oil of New Jersey, decise di limitare la sua partecipazione al 10%. Nel 1948, la proprietà dell’Aramco era, quindi, così suddivisa: 30% alla Standard Oil of California (poi Chevron), 30% alla Texas Oil Company (successivamente Texaco), 30% alla Standard Oil of New Jersey (in seguito Exxon), 10% alla Socony Vacuum (poi Mobil Oil). Nel 1973, il governo saudita acquisì una quota dell’Aramco del 25%, per aumentarla al 60% nel 1974 ed assumerne, infine, il pieno controllo nel 1980. Nel novembre 1988, Re Fadh sancì la nascita della Saudi Arabian Oil Company, o Saudi Aramco. Nonostante il forte scetticismo di molti osservatori occidentali, la società ha conosciuto, nel tempo, un fiorente sviluppo, anche sotto la direzione del management nazionale, ed ha conquistato il primato mondiale. Lo stesso presidente della Royal Dutch Shell, Mark Moody-Stuart, dovette ammettere che «la Saudi Aramco si comporta e profuma come una normale compagnia petrolifera». Possiede la quasi totalità delle risorse di idrocarburi del regno e, dal punto di vista sia delle riserve che della produzione, è di gran lunga la prima compagnia petrolifera mondiale. Le riserve ammontano a 264 miliardi di barili, la produzione adesso è stata portata a 10,8 milioni di barili al giorno. Per produrre tanto e immettere sul mercato tutto questo occorrono alla compagnia oltre 51.000 dipendenti.

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