Petrolio in ogni continente, con compagnie che trivellano da oltre un secolo e che continueranno a farlo per molto tempo. Questo, in sintesi, il quadro dell'industria petrolifera, che sul mercato vanta la presenza di più Paesi e più soggetti operanti. Ecco, dalla A alla Z, la guida le principali compagnie petrolifere internazionali.
di Ugo Guarnacci ed Emiliano Biaggio
SHELL: nome completo "Royal Dutch Shell plc", è una multinazionale anglo-olandese nata il 20 luglio 2005 dalla fusione tra la Reale Compagnia Petrolifera Olandese - fondatanel 1890 - e la britannica Shell Transport and Trading Company - risalente al 1897. La fusione dei due gruppi ha prodotto la terza più grande corporation esistente al mondo (dopo Wal-Mart ed ExxonMobil), ma in realtà già dal 1907 le due compagnie lavoravano in partnership: la Reale Compagnia Petrolifera Olandese (nome legale in olandese N.V. Koninklijke Nederlandsche Petroleum Maatschappij) e la Shell Transport and Trading Company plc operarono insieme in una vera e propria alleanza per poter competere con il gigante petrolifero dell’epoca, la Standard Oil di John D. Rockefeller. Oggi la società è presente in oltre 140 paesi del mondo e il suo mercato principale sono gli Stati Uniti d’America, in cui opera la sussidiaria Shell Oil Company, con sede a Houston (Texas). Ha un fatturato superiore ai 450 milairdi di dollari, e asset totali per oltre 280 miliardi di dollari. Assieme a BP, ExxonMobil e Total è uno dei quattro principali attori privati mondiali nel comparto del petrolio e del gas naturale. Soprattutto, la Shell si dedica a tutta la filiera dei prodotti petroliferi, dall'esplorazione fino alla vendita al dettaglio. Ma non solo: infatti le attività principali della compagnia sono esplorazione, estrazione, trasporto e commercializzazione degli idrocarburi (petrolio e gas); petrolchimica (Shell Chemicals) e fonti rinnovabili (petrolio, idrogeno ed energia solare). Fa parte delle sei "supermajor" del mondo insieme a BP, Chevron, ConocoPhillips, ExxonMobil e Total. Negli anni Shell è stata criticata da gruppi ambientalisti e per la difesa dei diritti umani per alcune questioni, in particolare in Sud Africa e Nigeria: durante gli anni Ottanta Shell fu accusata di sostenere il regime di segregazione razziale continuando ad operare nel paese. Shell fu anche accusata di aver infranto le sanzioni. In Nigeria è stata accusata di aver provocato danni ambientali connessi alle attività petrolifere nella terra degli Ogoni nella zona del delta del Niger.
SONANGOL: è una società parastatale che detiene il controllo della produzione di petrolio e gas in Angola. Alla vigilia dell’indipendenza dello Stato africano dal Portogallo, nel 1976, la compagnia Angol (Angol Sociedade de Lubrificantes e Combustivels, sussidiaria dell’impresa portoghese Sacor) venne nazionalizzata e scorporata, dando vita, così, alla Sonangol e alla Direzione Nazionale del Petrolio (Direcção Nacional de Petróleos). Per sviluppare il proprio business, la Sonangol si è avvalsa della cooperazione tecnica della Sonatrach e dell’Eni. E' una delle principali compagnie del continente, anche in virtù del fatto che l'Angola è all'interno dell'Opec. Attualmente SONANGOL possiede stabilimenti oltreoceano a Brazzaville, Hong Kong, Houston, Londra e Singapore.
SONATRACH: acronimo di Enterprise Nationale Sonatrach, è la compagnia statale dell’Algeria, che gestisce le risorse energetiche del paese. Le sue origini risalgono alla Société Nationale de Transport et de Commercialisation des Hydrocarbures, creata il 31 gennaio 1963 dal governo algerino e poi diventata, nel 1966, la Société Nationale pour la Recherche, la Producion, le Transport, la Transformation et la Comercialisation des Hydrocarbures. La denominazione Sonatrach fu assunta nel 1981, dopo che l’impresa consolidò la sua posizione grazie anche alla realizzazione di joint-ventures con le principali compagnie multinazionali, costituite soprattutto per condurre le attività estrattive. Attualmente è una delle aziende leader nella fornitura di gas e petrolio a livello globale, con l’obiettivo di espandere ulteriormente le proprie capacità produttive e di esportazione.
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