Petrolio in ogni continente, con compagnie che trivellano da oltre un secolo e che continueranno a farlo per molto tempo. Questo, in sintesi, il quadro dell'industria petrolifera, che sul mercato vanta la presenza di più Paesi e più soggetti operanti. Ecco, dalla A alla Z, la guida le principali compagnie petrolifere internazionali.
di Ugo Guarnacci ed Emiliano Biaggio
CONOCOPHILLIPS: compagnia statunitense operante nel settore petrolifero e del gas, nata il 30 agosto 2002 dalla fusione tra Conoco Inc. e Phillips Petroleum Company. Ha sede legale a Houston, in Texas, mentre la sua filiale canadese, ConocoPhillips Canada, si trova a Calgary, Alberta. La Conoco Inc (Continental Oil and Transportation Company) nacque nel 1875 in Ogden (Utah) e ben presto divenne un'impresa di fama internazionale. L'altra società fusa nel gruppo, la Phillips Petroleum Company, fu fondata nel 1917 a Bartlesville (Oklahoma). Era specializzata nel comparto petrolifero. Oggi la ConocoPhillips è la quinta compagnia privata al mondo, e fa parte delle sei "supermajor" insieme ad ExxonMobil, Royal Dutch Shell, BP, Chevron e Total.
EGPC: l’Egyptian General Petroleum Corporation è la compagnia statale egiziana. Fondata nel 1956 come General Corporation of Petroleum Affairs, era posta sotto la supervisione del ministero dell’industria egiziano. Considerata la crescente importanza che il greggio stava assumendo per la crescita economica del paese, la compagnia iniziò ad espandere progressivamente la propria attività, sia controllando diverse aziende egiziane del settore sia entrando in partnership con le compagnie multinazionali. Di fronte a questa trasformazione ed in virtù dell’ampliamento del proprio business, nel 1976 la società venne denominata Egyptian General Petroleum Corporation, la prima holding costituita in Egitto.
ENI: acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi, è una società per azioni (ex ente pubblico) creata dallo Stato italiano nel 1953, inizialmente presieduta da Enrico Mattei e privatizzata in maggioranza in cinque fasi, dal 1995 al 2001. Lo Stato italiano conserva una quota minoritaria del capitale, circa il 38%, detenendo comunque il controllo effettivo della società. E' attiva nei settori del petrolio, del gas naturale, della petrolchimica, della produzione d’energia elettrica e dell’ingegneria. È presente in circa 70 paesi e impiega più di 73.000 dipendenti. È quotata alla Borsa di Milano e al New York stock exchange (NYSE). Tre i rami principali della compagnia: esplorazione e ricerca, gas ed energia, raffinazione e vendita. Eni ricerca e produce idrocarburi in Italia, Africa Settentrionale, Africa Occidentale, mar del Nord, golfo del Messico, Australia ed in aree ad alto potenziale, come il mar Caspio, il Medio e l’Estremo Oriente, l’India e l’Alaska. La compagnia opera nelle attività di approvvigionamento, trasporto, rigassificazione, distribuzione e vendita del gas naturale. EniPower produce, invece, energia elettrica in Italia, nelle centrali elettriche di Ferrera Erbognone, Ravenna, Livorno, Taranto, Mantova, Brindisi e Ferrara, con una potenza installata, al 31 dicembre 2006, di 4,9 gigawatt.
Ancora, Eni è il primo operatore nel settore della raffinazione in Italia. Nella distribuzione di prodotti petroliferi è leader nel mercato italiano con il marchio Agip – Azienda generale italiana petroli - e vanta importanti posizioni in vari paesi d’Europa. Oggi è uno dei giganti del settore e svolge un ruolo importante nello scenario energetico globale. In Nigeria è stata accusata di tangenti e corruzione.
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