Thursday, 10 September 2009

Guida delle compagnie petrolifere (K-N)

Petrolio in ogni continente, con compagnie che trivellano da oltre un secolo e che continueranno a farlo per molto tempo. Questo, in sintesi, il quadro dell'industria petrolifera, che sul mercato vanta la presenza di più Paesi e più soggetti operanti. Ecco, dalla A alla Z, la guida le principali compagnie petrolifere internazionali.
di Ugo Guarnacci ed Emiliano Biaggio

KPC: Creata nel 1980, la Kuwait Petroleum Corporation è una holding di proprietà dello Stato kuwaitiano e controlla, a sua volta, la Kuwait National Petroleum Company, società nazionalizzata nel 1975. Quest’ultima gestisce direttamente, per conto della KPC, le tre raffinerie di greggio più importanti del paese: Mina Al-Ahmadi, Mina Abdulla e Shuaiba. Dopo l’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq di Saddam Hussein, la compagnia trasferì la sua sede presso gli uffici della Kuwait Petroleum International di Londra, per poter continuare normalmente le sue attività commerciali usufruendo dell’immunità dall’asset freeze, imposto sugli interessi kuwaitiani d’oltreoceano dalla allora CEE, dagli Stati Uniti e dal Giappone.
Nel 2000 ha potuto beneficiare di 15,9 miliardi di dollari erogati dalla United Nation Compensation Commission per i danni e le perdite subite durante l’occupazione irachena. L’alta conflittualità che sta caratterizzando l’Iraq continua, però, a rappresentare, per la Corporation, un motivo di forte preoccupazione per la sicurezza dei giacimenti petroliferi situati al confine con il paese.

LUKOIL: è la più grande compagnia petrolifera russa e una delle maggiori al mondo. La società ha avuto origine, nel 1991, dalla fusione di tre aziende - la Langepasneftegaz, la Uraineftegaz e la Kogalymneftegaz – e, nel nome, ha mantenuto le iniziali delle imprese accorpate. Nel 2009 le sue riserve di petrolio hanno raggiunto i 14 miliardi e mezzo di barili, tanto che è la seconda compagnia al mondo per riserve di greggio, dietro solo alla statunitense ExxonMobil. Presente in 16 Paesi (Azerbaijan, Bielorussia, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Georgia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Repubblica di Macedonia, Moldavia, Polonia, Romania, Serbia, Stati Uniti e Ucraina), Lukoil conduce le sue attività di esplorazione ed estrazione del greggio e del gas non soltanto in Russia, ma anche in altri nove paesi: Kazakhstan, Azerbaijan, Uzbekistan, Egitto, Iran, Iraq, Colombia, Venezuela e Arabia Saudita.

NIOC: la National Iranian Oil Company è la compagnia nazionale dell’Iran, leader nel settore del petrolio e del gas. Le sue origini si intrecciano con le vicende storiche iraniane e, soprattutto, con la rivoluzione islamica, che consentì all’Ayatollah Khomeini di salire al potere. Il 7 gennaio 1979, il Consiglio Rivoluzionario decretò la fine di ogni concessione petrolifera precedentemente stipulata con le compagnie straniere, attribuendo piena ed esclusiva sovranità in materia alla National Iranian Oil Company. Le attività della società sono state fortemente ostacolate dallo scoppio, il 22 settembre 1980, della prima Guerra del Golfo: i ripetuti attacchi da parte irachena hanno danneggiato e distrutto siti petroliferi vitali, nonché rilevanti infrastrutture, come la raffineria di Abadan. La National Iranian Oil Company è, tuttavia, riuscita ad uscire da una fase di stallo ed ha puntato su una ristrutturazione infrastrutturale, giungendo, così, a beneficiare di impianti moderni come quelli situati nelle tre isole di Kharg, Lavan and Siri, dotati di 17 moli da cui salpano le petroliere dirette verso i principali mercati di esportazione.

NOC: la National Oil Corporation Libya è stata fondata il 12 novembre 1970, per assumere il controllo e la gestione del settore petrolifero libico. Formalmente riconosciuta dal segretariato del Congresso Generale del Popolo nel 1979, la compagnia è stata incaricata della realizzazione di progetti di sviluppo volti a sfruttare in modo efficace ed efficiente le risorse petrolifere del paese, consentendogli una crescita economica duratura. A cavallo degli Ottanta e Novanta, con l'embargo prima degli Stati Uniti (1986) e con le sanzioni delle Nazioni Unite poi (1992 e 1993), è stata costretta ad un ridimensionamento e ad operare come compagnia nazionale e locale. Nel 2003 e nel 2004 la Libia prima risarcisce i famigliari delle vittime del volo Pan-Am, poi rinuncia al nucleare e nel 2005 riprende attività di esplorazione. Per quanto concerne queste attività, la società libica collabora con le principali imprese multinazionali - anche per quanto concerne l'estrazione - con l’intento di condividere know-how e tecnologie all’avanguardia. Attraverso l'olandese Tamoil vende all'estero buona parte dei propri prodotti petroliferi: con Tamoil, Noc risulta produttore e distributore in Italia, Germania, Svizzera ed Egitto.

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