Petrolio in ogni continente, con compagnie che trivellano da oltre un secolo e che continueranno a farlo per molto tempo. Questo, in sintesi, il quadro dell'industria petrolifera, che sul mercato vanta la presenza di più Paesi e più soggetti operanti. Ecco, dalla A alla Z, la guida le principali compagnie petrolifere internazionali.
di Ugo Guarnacci ed Emiliano Biaggio
NNPC: la Nigerian National Petroleum Corporation è un’impresa statale creata dal governo federale nigeriano, il 1 aprile 1977, per regolare e gestire le proprie risorse di greggio. Ha dato vita ad una serie di joint-ventures con diverse compagnie straniere - Shell, ExxonMobil, Agip, Total, Chevron - sfruttando questa collaborazione per condurre le attività di esplorazione, estrazione e potenziamento del comparto petrolifero. La vigilanza sulla società è stata affidata al Dipartimento per le risorse petrolifere, una divisione del Ministero del petrolio incaricata di controllare la regolarità delle licenze e dei permessi, nonché la conformità alla normativa in materia ambientale.
PDVSA: Petróleos de Venezuela S.A. é la compagnia petrolifera statale del Venezuela, che, oltre ad occuparsi del business petrolifero, ha sviluppato anche una filiera di ricerca e produzione del gas naturale. Fu creata nel 1975 dalla “Ley Orgánica”, che riserva allo Stato il monopolio sull’industria ed il commercio del greggio e fa della società un potente strumento, nelle mani del governo venezuelano, per definire la politica economica del paese. Nel 2002, la decisione del Presidente Hugo Chavez di cambiare la dirigenza della PDVSA fu un esempio lampante della forte influenza che le autorità nazionali esercitano sulla compagnia. Nel dicembre dello stesso anno, tale provvedimento scatenò un grande sciopero, che fu duramente represso: i diciottomila lavoratori dell’impresa che presero parte alla protesta furono licenziati in tronco. Il petrolio rappresenta, per il Venezuela, una risorsa strategica con cui uscire dalla paralisi economica e non stupisce, quindi, che lo stesso Chavez abbia optato per un “nazionalismo petrolifero”. Tra il 2005 e il 2006, il Presidente ha cominciato ad introdurre condizioni sempre più restrittive per l’operato delle società straniere, imponendo che la PDVSA entrasse a maggioranza in progetti detenuti dalle multinazionali. Il business della società è in continua espansione e, ormai da due anni, è approdato anche Cina, al fine di conquistare, vista la sua elevata domanda di greggio, un mercato strategico. Proprio nel febbraio 2006 PDVSA ha ottenuto la certificazione ISO 9001:2000 per il suo sistema di distribuzione a livello globale.
PEMEX: Pemex (Petróleos Mexicanos) è la compagnia nazionale messicana, creata il 7 giugno 1938 come ente nazionale incaricato di gestire ed amministrare efficientemente gli idrocarburi, favorendo un rapido sviluppo del paese. La proposta di dar vita ad una società controllata direttamente dallo Stato fu avanzata dell’allora Presidente Lázaro Cárdenas, convinto della necessità di espropriare le attività delle imprese petrolifere straniere operanti sul territorio messicano, considerato anche il loro rifiuto di migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. Dopo la costituzione di Pemex, il governo si impegnò a firmare, nel 1942, il contratto collettivo con il Sindicato de Trabajadores Petroleros en la República Mexicana. Nel 1992, la società è stata divisa in quattro rami: PEMEX Esplorazione e Produzione (PEP), PEMEX Raffinazione (PXR), PEMEX Gas e Petrolchimica Basica (PGPB) e PEMEX Petrolchimica (PPQ). All’inizio del 2007, la società ha annunciato di avere in cantiere progetti ambiziosi, come la ristrutturazione della raffineria Lázaro Cárdenas (la più antica del paese), la riorganizzazione del comparto petrolchimico, l’avvio della ricerca e produzione del gas.
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