Al gruppo Fiat commissionati oltre 2.000 VBTP-MR, in settore che non conosce mai crisi e che ci frutterà - per questa operazione - due miliardi e mezzo.
di Emiliano Biaggio
Mezzi e imbarcazioni militari pronte ad essere vendute dall'Italia al Brasile. Il governo di Roma e quello di Brasilia hanno infatti in corso una trattativa per la compravendita di carrarmati e fregate: sul tavolo ci sono 2.000 blindati che l'Iveco (gruppo Fiat) è pronta ad andare a produrre in territorio brasiliano - dove ha uno stabilimento - e una decina di navi per andare a rinnovare la flotta della marina brasiliana. La cosa non sorprende: tra il 1999 e il 2003 l'Italia ha esportato in Brasile armi e munizioni per 10 milioni di dollari. Un settore - quello della produzione di armi piccole e leggere - che vede il nostro paese al secondo posto al mondo. Sul fronte dei mezzi, l'sercito brasiliano e Iveco Latin America hanno firmato un contratto per la fornitura di 2.044 unità di un nuovo veicolo blindato per il trasporto persone (VBTP-MR), per una commessa da 6 miliardi di Reais (circa 2,5 miliardi di euro) in oltre 20 anni. Il rinnovo del parco mezzi bellici brasiliano rientra nella Strategia di difesa nazionale del paese sudamericano, che prevede - tra le altre cose - la riorganizzazione delle dotazioni di difesa dello Stato così da assicurare che le necessità dell’Esercito brasiliano siano supportate da tecnologie all’avanguardia. L'Italia ringrazia. Il clima un pò meno. Ancora una volta si parla di industria bellica e forniture di materiale bellico: il mondo ha ormai imboccato una inquietante ma ben precisa strada. Viene solo da chiedersi dove condurrà.
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